Parcheggio alla Fara, il Codancos presenta un esposto alla Corte dei Conti
Dopo il parere dell'Anac sulla necessità di pubblicare un nuovo bando per completare i lavori si allungano ulteriormente i tempi per la consegna dell'opera. Il Codacons: «Oltre sedici anni di lavori ed extracosti per circa 10 milioni di euro»
La vicenda legata al futuro parcheggio alla Fara si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo la delibera con la quale l’Anticorruzione ha chiesto di indire una nuova gara d’appalto per la costruzione dell’infrastruttura, visto l’abbandono del cantiere da parte dell’impresa Collini, ora il Condacons ha annunciato che presenterà un esposto alla Corte dei Conti per poter esaminare le motivazioni che hanno portato al ritardo nella realizzazione del parcheggio ed eventuali sprechi di denaro pubblico.
«I cittadini hanno bisogno di risposte – sottolinea il presidente Marco Maria Donzelli -. Non si comprende cosa sia andato così storto nella costruzione di tali parcheggi da determinare un ritardo di sedici anni. Sedici anni per un’opera che, se il Comune avesse realizzato con un normale appalto pubblico, non avrebbe sicuramente prodotto risultati peggiori di quelli fino ad ora ottenuti».
Il documento dell’Anac, a cui lo stesso Palazzo Frizzoni aveva chiesto un parere, di fatto stoppa la volontà da parte della concessionaria Bergamo Parcheggi di affidare i lavori all’azienda che nel 2017 era arrivata terza in graduatoria (la seconda si era già tirata indietro), ossia la Rota Nodari.
Oltre ai disagi collegati all’aumento dei tempi necessari al varo dell’opera (per il quale i bergamaschi dovranno attendere come minimo un altro anno), la delibera riporta analiticamente «i vari passaggi subiti dal progetto del parcheggio – come si legge nel comunicato del Codacons -, nato nel 2004 con un preventivo di 8,6 milioni e diventato (dopo 16 anni) un buco sotto la città di Bergamo da 18,4 milioni».