Parcheggio alla Fara, l'impresa Rota Nodari fa ricorso al Consiglio di Stato
L'appello presentato dopo la sentenza del Tar di Brescia, che aveva giudicato inammissibile il ricorso presentato dall’azienda per ottenere l’annullamento della revoca dei lavori e un risarcimento dal Comune
La tribolata vicenda che interessa il parcheggio in costruzione alla Fara si arricchisce di un ulteriore capitolo. Come riporta Corriere Bergamo, l’impresa Rota Nodari ha deciso di ricorrere avanti al Consiglio di Stato per far valere le proprie ragioni.
Un appello presentato dopo la sentenza del Tar di Brescia, che aveva giudicato inammissibile il ricorso presentato dall’azienda per ottenere l’annullamento della revoca dei lavori e un risarcimento dal Comune.
La vicenda
Le radici di questa battaglia legale risalgono al 2016 quando, dopo il ritiro dell’impresa Collini, la Bergamo Parcheggi pensò di affidare il cantiere alla Rota Nodari, azienda arrivata terza in graduatoria visto che la seconda si era già tirata indietro.
Questa decisione aveva insospettito Palazzo Frizzoni che, di conseguenza aveva chiesto un parere all’Anticorruzione. L’Anac, interpellata dal Comune, disse che per procedere con i lavori era però necessario un nuovo bando di gara.
Ed è proprio a questo punto che inizia la serie di ricorsi presentati ai giudici dalla Rota Nodari. Secondo l’impresa, infatti, spetterebbe a lei il diritto di completare il nuovo parcheggio interrato, oltre a un risarcimento dei danni.