la sentenza

Parking Fara, il Tar di Brescia dà ragione al Comune: inammissibile il ricorso dell'impresa

Per individuare l'azienda che proseguirà gli scavi si seguirà la strada del nuovo bando di gara, come suggerito dall’Anac in un parere consegnato all’amministrazione

Parking Fara, il Tar di Brescia dà ragione al Comune: inammissibile il ricorso dell'impresa
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La travagliata storia del parcheggio alla Fara si arricchisce di un altro capitolo. Questa volta di un sapore meno agro per Palazzo Frizzoni. Come riporta L'Eco di Bergamo, il ricorso presentato dall’impresa Rota Nodari per ottenere l’annullamento della revoca dei lavori, oltre a un risarcimento dal Comune, è stato giudicato dal Tar di Brescia inammissibile. Questo perché non ne esisterebbero i presupposti.

Per individuare l’impresa che proseguirà gli scavi del cantiere si seguirà quindi il suggerimento dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che in un parere consegnato all’amministrazione consigliava di indire una nuova gara d’appalto, aperta fino al 29 marzo. Nel frattempo però i costi necessari a completare il parcheggio da 469 posti auto sono lievitati fino alla cifra di 7,2 milioni di euro.

L’antefatto della vicenda

Dopo il ritiro da parte dell’impresa Collini, infatti, Bergamo Parcheggi aveva pensato inizialmente di affidare i lavori all’azienda che nel 2016 era arrivata terza in graduatoria, visto che la seconda si era già tirata indietro, ossia proprio la Rota Nodari. La scelta però aveva sollevato più di un dubbio all’interno dello stesso Comune, tanto che era stato richiesto un parere all’Anticorruzione.

Ricevuta la delibera Palafrizzoni, che è proprietario dell’area, ha scelto di battere un'altra strada. Per questa ragione la Rota Nodari lo scorso anno aveva fatto ricorso al Tar di Brescia contro il Comune, che nel frattempo erano stati affidati dal Cda della Bergamo Parcheggi.

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