Città Alta, sbloccato il cantiere

Parcheggio in via Porta Dipinta, pare che sia la volta buona

Verrà realizzato sotto il prato davanti a Palazzo Moroni. I resti archeologici saranno visibili grazie a una grande vetrata

Parcheggio in via Porta Dipinta, pare che sia la volta buona
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di Paolo Aresi

Pare che sia la volta buona, dopo quattordici anni di attesa. Siamo in via Porta Dipinta, in quel punto dove si intuisce la presenza di scavi archeologici, protetti da una tettoia e dove in precedenza si trovava un curioso praticello, proprio davanti a Palazzo Moroni. Ora la vicenda, dopo un lungo blocco, si è risolta. Tutto era partito quando, nel 2006, un’impresa privata aveva chiesto di realizzare sotto quel “praticello” un’autorimessa con centoventi posti auto. I lavori di scavo avevano portato presto in evidenza i resti archeologici.

Nel frattempo il progetto si era arenato perché la Commissione paesaggio del Comune aveva sospeso l’approvazione in attesa del parere della Soprintendenza, che fu poi negativo soprattutto perché l’autorimessa prevedeva un ingresso dal basso, forando le Mura. Nel 2012 arrivò un nuovo progetto per settanta posti auto, di nuovo bocciato dalla Soprintendenza. Ora la situazione si è modificata perché la proprietà ha ridotto di nuovo i posti auto, saranno 54, e perché il Comune ha offerto un accesso alternativo. Accanto alla chiesa di Sant’Andrea si trova una piccola costruzione: in quel punto verrà realizzata una pedana montacarichi che porterà nel parcheggio (due piani sottostanti) le vetture. I resti archeologici rimarranno inalterati e protetti: saranno tuttavia visibili mediante una grande vetrata. Il permesso per costruire è stato rilasciato dal Comune di Bergamo, incassato parere favorevole anche da parte del Ministero dei beni artistici e culturali.

Il luogo è molto delicato: si trova a ridosso delle antiche Mura Romane...

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