Anche bambine di 8 anni

Pedopornografia, in Bergamasca sempre più reati e vittime sempre più piccole

Trenta denunciati nel 2022 e già 15 nel 2023. L'ispettore Attolico della Polizia Postale: «Il maggior numero tramite giochi online»

Pedopornografia, in Bergamasca sempre più reati e vittime sempre più piccole
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Tredici perquisizioni, quindici persone denunciate e 4.230 gigabyte di materiale pedopornografico sequestrato. Sono questi i numeri che fanno riferimento solo ai primi quattro mesi e mezzo di lavoro del 2023 nella nostra provincia e che l'ispettore superiore della Polizia postale di Bergamo Michele Attolico ha snocciolato nel corso dell’incontro di mercoledì 24 maggio al cinema Anteo di Treviglio.

Accanto a lui, Alessio Bernardi, sostituto procuratore alla Procura distrettuale di Brescia, e l'avvocata Laura Rossoni come moderatrice in occasione della tavola rotonda organizzata dall’associazione #Faremeglio nel contesto della rassegna Mondovisioni.

In Bergamasca si registrano più reati

Sono numeri preoccupanti e che lo diventano ancora di più se si considera la loro crescita. Nel 2022 sono stati trenta i denunciati per detenzione e condivisione di materiale pedopornografico e adescamento online di minori, con 25 perquisizioni che hanno portato a sequestrare 7.330 i gigabyte di foto e video. E la Bergamasca ottiene anche un primato del quale non andare orgogliosi.

La Procura di Brescia ha competenza distrettuale sui territori di Bergamo, Brescia e Cremona e Bernardi sottolinea: «La provincia Bergamo ha un maggiore numero di reati che si stanno evolvendo con l’avvento del web. Si tratta di un tema difficile che va affrontato attraverso la prevenzione, informando la cittadinanza, ma soprattutto genitori e insegnanti».

Bambine di 8 anni adescate

Dopo la pandemia, che ha ridotto ancor più le distanze tra giovani e tecnologie, e alla luce di una tendenza generale ad abbassare l'età media alla quale si ha accesso libero a internet e ai social, è scesa anche l'età dei minori coinvolti in casi di pedopornografia. Il sostituto procuratore Bernardi: «Abbiamo trovato casi con bambine di 8 anni adescate. Anche la prevenzione che facciamo nelle scuole si rivolge alle fasce d’età più basse, al massimo alla prima media. Dopo è tardi».

Come avviene l'adescamento

L'ispettore superiore della Postale di Bergamo Attolico ha spiegato quali sono le modalità più diffuse di adescamento: «Il maggior numero ora avviene nei giochi online. I minori pensano di interagire con un coetaneo e invece dietro il nickname si nasconde un adulto che studia la vittima, cerca di carpire informazioni e fragilità. A questo punto scatta la trappola e il sexting diventa sextortion (sex extortion), si ricatta il minore chiedendo nuove foto e video con la minaccia di rendere pubblico il materiale».

Il ruolo dei genitori

Fortnite (conosciutissimo videogioco online), ma anche app come Omega oppure Telegram possono essere veicolo di queste trappole e spesso per i più piccoli risulta difficile capire quale sia il limite. Bernardi e Attolico hanno concordato sulla necessità di intervenire con interventi di educazione e di sensibilizzazione di bambini, ma soprattutto dei genitori.

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