Ognuno ha le sue fobie

Per chi ha già paura dell'aereo cose che è meglio non sapere

Per chi ha già paura dell'aereo cose che è meglio non sapere
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Ognuno ha le sue paure. C’è chi ha timore del buio, chi delle malattie o dei fantasmi e via dicendo. Sono liste che potrebbero non finire mai. Queste righe, però, sono rivolte a tutti quelli che hanno il terrore di volare sugli aerei. Sono tanti gli stratagemmi messi in atto per combattere quest’ansia. Alcuni cercano di non viaggiare mai da soli, mentre altri s’impasticcano di sonniferi così da dormire per tutta la durata del volo. Qualche giorno fa la sezione “viaggi” del Messaggero ha pubblicato alcune rivelazioni che potrebbero impensierire i tanti timorosi che fanno già molto fatica a metter piede su un aereo. Non è uno scherzo, ma un utente di "Reddit", una piattaforma online di condivisione di notizie, ha pubblicato un sondaggio realizzato tra addetti ai lavori, hostess, steward e piloti che hanno risposto ad un questionario rivelando tanti “segreti” sugli aerei e relativi ad alcune loro procedure. Di seguito, ne riportiamo qualcuna:

Le luci che di notte vengono spente in fase di atterraggio servono per preparare ad una possibile evacuazione. Sempre meglio abituare gli occhi all’oscurità delle tenebre, non si sa mai ci si debba orientare nel buio, una volta fuori dall’aereo. (@bonestamp)

Andate pure alla toilette tranquilli, ma sappiate che la porta del bagno può essere aperta anche da fuori. Il meccanismo per sbloccarne la chiusura di solito è nascosto dietro il badge del divieto di fumo. Se ci tenete alla vostra privacy, non lo dite a nessuno! (@threeway)

Se rinunciate a tutto pur di avere i polmoni puliti, è bene conoscere il terzo segreto, perché riguarda proprio quello che respirate durante il volo. Trattasi di aria pressurizzata che proviene dai motori. Tecnicamente dal compressore (non dallo scarico), che contribuisce, secondo quanto si legge sul sito Boeing, a riscaldare e pressurizzare l'aria presa da fuori, per essere poi distribuita in cabina. (@virgadays )

 

 

Ebbene sì, sugli aerei capita di riciclare, senza averle prima lavate, coperte di voli precedenti. Vengono semplicemente piegate e riutilizzate, a meno che non sia il primo viaggio della giornata. E non c'è da stupirsi se notate qualcosa di anomalo sul tavolino di fronte al vostro posto a sedere. Inoltre gli appoggi non vengono mai lavati tra una tratta e l’altra e spesso, sono usati dalle mamme, per metterci i pannolini sporchi, dopo aver cambiato il bebè... Insomma, fate buon uso dei vassoi, è il solo modo per riuscire a mangiare sul pulito. (@melhow44)

Avete presente quella mascherina che cala dall’alto per darvi ossigeno? Bene, è tarata per durare non più di 15 minuti. Ma state tranquilli, perché è quello che serve a un bravo pilota per scendere ad un’altitudine bassa dove si riesce a respirare autonomamente. (@Jezalenko)

Non bevete mai acqua in aereo se non da una bottiglietta sigillata. Non dovete neppure toccarla. Le porte per rifornire il velivolo di acqua potabile e per far passare quella usata per le pulizie dei gabinetti sono quasi una accanto all’altra e, di solito, sono riempite e svuotate dalla stessa persona.  (@gruntman)

I due piloti mangiano cose diverse ed è vietato condividerle per assaggiarle. Uno di loro potrebbe ingoiare cibo avvelenato e sentirsi male. L’altro dovrà essere pronto, in quel caso, a cavarsela da solo. (@Wrestlingisgood)

Mia sorella fa l’assistente. Dopo aver invitato i passeggeri a spegnere ogni dispositivo elettronico, va al suo posto e inizia a mandare sms. (dora_de_destroya)

 

 

La paura di volare. Aerofobia - o il più desueto aviofobia – è il termine con cui viene definita la paura di viaggiare in aereo. Rientra a pieno titolo nella categoria delle fobie e, in quanto tale, appartiene alla grande famiglia dei disturbi d’ansia proprio perché l’ansia è l’emozione che più frequentemente viene avvertita. Può sembrare strano che qualcuno soffra ancora di questa strana patologia dato che ormai esistono persone che quotidianamente utilizzano più di un aereo al giorno per spostarsi da un appuntamento all’altro. Eppure, una larga fetta di popolazione soffre ancora di questo disturbo. In Italia e, tendenzialmente, nel resto del mondo, la percentuale degli aerofobici è quantificabile intorno al 50% e sarebbe più diffusa tra le donne che tra gli uomini. La preoccupazione del volo si può presentare in momenti diversi e con sintomi differenti. Per esempio può colpire i minuti che precedono l’imbarco o alcune fasi del volo come il decollo, l’atterraggio o in caso di brutte turbolenze.

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