Anche questioni commerciali e politiche

Perché la Danimarca vorrebbe un bel pezzo di Polo Nord

Perché la Danimarca vorrebbe un bel pezzo di Polo Nord
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Lunedì 15 dicembre la Danimarca ha ufficialmente gettato il guanto di sfida a Russia e Canada. Oggetto del contendere la Dorsale di Lomonosov, un rilievo montuoso sottomarino lungo circa 1.800 chilometri che si estende sul fondo del Mar Glaciale Artico e passa per il Polo Nord geografico. Un’area di circa 895mila chilometri quadrati, ovvero circa venti volte il territorio della Danimarca stessa. Non siamo di fronte alla trama dell’ultimo film in uscita nelle sale in vista del Natale, ma alla notizia che i media anglosassoni hanno ripreso dal ministro degli Esteri danese, Martin Lidegaard, il quale ha reso noto che proprio il 15 dicembre la Danimarca ha presentato ufficialmente, alle Nazioni Unite, la richiesta di sovranità su questa estesa area del Polo Nord, che è collegata, seppur per via sottomarina, alla Groenlandia, territorio che, politicamente, dipende da Copenhagen.

 

foto dorsale dailymail

L'immagine del Dailymail spiega dove è situata la Dorsale Lomonosov.

 

Giochi di potere. La richiesta di sovranità è stata presentata alla Commissione per i limiti della piattaforma continentale, organo interno alle Nazioni Unite e che, nel 2008, è stato deciso che avrebbe preso una decisione circa le dispute territoriali su questa area. A firmare la decisione, sei anni fa, furono, oltre alla Danimarca (in quanto rappresentante della Groenlandia), le altre quattro Nazioni aventi il controllo di regioni intorno al Polo Nord, cioè Stati Uniti, Russia, Norvegia e Canada. La decisione arrivò dopo che, nel 2007, ci furono tensioni tra Canada e Russia poiché un sottomarino russo aveva piantato una bandiera in titanio a circa 4.200 metri di profondità proprio sotto il Polo Nord. Per ora solamente Mosca e Ottawa avevano reclamato la sovranità sulla Dorsale di Lomonosov. La Commissione incaricata di decidere è composta da 21 esperti, i quali dovranno valutare gli interessi in gioco e le richieste avanzate dai vari Paesi. Nel caso in cui non si arrivi ad una decisione netta (cosa molto probabile), le parti interessate dovranno avviare i negoziati. I 21 esperti, infatti, baseranno le proprie opinioni su rilevazioni scientifiche, ben supportate in tutte le documentazioni fornite da Russia, Canada e Danimarca. Non a caso Lidegaard ha affermato che, una volta che giungerà la risposta dalle Nazioni Unite, «inizierà un lungo processo politico, che potrebbe richiedere decenni per arrivare alla conclusione». Tradotto, inizierà un lunghissimo negoziato.

Perché tanto interesse? Prima di presentare la propria pretesa di sovranità, la Danimarca ha portato a termine un lunghissimo studio, iniziato nel 2002, e redatto da un gruppo di geofisici danesi, teso a dimostrare il motivo per cui la Danimarca avrebbe più diritto di Russia e Canada (oltre che degli altri Stati interessati, che al momento però non hanno avanzato richieste di sovranità) al controllo della Dorsale. In particolare, i geofisici danesi affermano che la Dorsale di Lomonosov non è altro che la naturale estensione della Groenlandia. L’area, che si trova a circa 370 chilometri a Nord della Groenlandia, è considerata una potenziale fonte di risorse energetiche. Secondo una stima compiuta nel 2008 dallo US Geological Survey, il Circolo Artico presenta il 22% delle risorse energetiche mondiali non ancora scoperte. Nello specifico, come spiega il sito Business Insider, il 15% del petrolio, il 30% del gas naturale e il 20% del gas naturale liquefatto. Non è da sottovalutare anche il motivo commerciale: lo scioglimento dei ghiacci sta favorendo la navigabilità del Mar Glaciale Artico e ottenere il controllo su quell’area significherebbe ottenere un passaggio privilegiato per viaggiare da un Continente all’altro diminuendo di circa un terzo i tempi di navigazione.

 

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Una ricostruzione 3D dei geofisici danesi: «La Dorsale altro non è che la naturale estensione della Groenlandia».

 

Dalla Danimarca, però, arrivano anche altre spiegazioni. Il professor Jon Rahbek-Clemmensen, della Università Syddansk della Danimarca, ha dichiarato alla Bbc che il motivo della richiesta avanzata dalla Danimarca è anche politico. In particolare c’entrerebbero i rapporti con il territorio controllato della Groenlandia: Rahbek-Clemmens spiega che, al momento, dalla Groenlandia arrivano forti spinte indipendentiste. È criticata, in particolare, l’indifferenza con cui spesso vengono trattate da Copenhagen le questioni relative a quel territorio situato ai confini del Polo Nord. Questa mossa, quindi, sarebbe anche la dimostrazione alla Groenlandia di come, in realtà, in Danimarca venga fatta particolare attenzione alla situazione. Il professore afferma: «Con questa mossa viene lanciato un segnale: “Siamo una squadra” sembra voler dire Copenhagen».

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