Il perdono di un uomo alla moglie che aveva tentato di ucciderlo

Il dramma di un uomo. Quello che più ha colpito nel processo contro Laura Mappelli, l'ex infermiera 49enne della casa di riposo di Albino, condannata a 14 anni per tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, del marito, Bortolo Rossi, 43 anni, autista di pullman della Valle Seriana, "colpevole" di rappresentare l'ostacolo che le impediva di proseguire la sua relazione extraconiugale, è stato il comportamento del coniuge.
Una persona distrutta, che ha visto sbriciolarsi il suo matrimonio e la sua vita, adesso tutta da ricostruire, che, secondo quanto stabilito dal tribunale di Bergamo, la mattina del 4 dicembre 2015, nella sua casa di Premolo, venne prima intontito con del sonnifero versato nel caffè e successivamente la moglie gli fece un'iniezione di insulina per toglierlo di mezzo. Si salvò per miracolo, soprattutto per la bravura dei medici.
Laura Mappelli, l'infermiera di Premolo che ha cercato di uccidere il marito.
E da allora è iniziato il suo calvario, affrontato con grande dignità, senza mai pronunciare una parola fuori posto. Anzi, subito dopo la lettura della sentenza, avvicinato dai cronisti, non si è lasciato andare a esultanze o a frasi contro la consorte. Tutt'altro. Era dispiaciuto per la condanna della donna. «Mia moglie - ha detto ai giornalisti - l'ho perdonata tanto tempo fa. È l'unico modo per lasciarsi alle spalle questa brutta vicenda. Sono dispiaciuto perché non pensavo che il nostro rapporto finisse così. Come ha detto il mio avvocato (l'autista era parte civile con il legale Cristina Redondi di Brescia e si è visto riconoscere dal collegio giudicante del tribunale la somma di 50mila euro, come risarcimento del danno), io sono un buono, una persona semplice, un ingenuo e un candido».
Tanto che quando, durante una delle udienze del processo, il pubblico ministero Laura Cocucci, gli ha chiesto perché non avesse ancora divorziato da Laura Mappelli, ha risposto che voleva prendere la decisione con ponderatezza e vedere come fosse andato il processo. Adesso che tutto è finito Bortolo Rossi, però, inizierà le pratiche per separarsi da quella donna che amava moltissimi e che per i giudici, invece, non si è limitata a tradirlo, ma ha cercato addirittura di eliminarlo.
«Credevo molto nel nostro matrimonio - ha aggiunto l'uomo al termine del procedimento giudiziario -. Del resto, sono molto legato ai valori e agli ideali che in questa società non è che siano rimasti. Il perdono di mia moglie serve a me per andare avanti». E per lasciarsi alle spalle momenti che l'hanno devastato e che è riuscito a superare solo grazie alla sua grandissima forza di volontà e al lavoro.