E quella traversa al 93'....

Ora possiamo davvero crederci La finale di Coppa Italia ci aspetta

Ora possiamo davvero crederci La finale di Coppa Italia ci aspetta
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Cercavamo una gara da urlo, volevamo una squadra che tenesse viva la qualificazione anche in vista del ritorno e alla fine, il 3-3 del Franchi, è pure stretto per un’Atalanta che è andata due volte avanti (prima 2-0 e poi 3-2) e può pure recriminare per una clamorosa traversa di Hateboer che al 93’esimo per poco fissa il 4-3. Non importa, si gioca sui 180 minuti e adesso che l’adrenalina inizia un po’ a scendere possiamo dire che il 3-3 conquistato a Firenze è preziosissimo. Tra due mesi, a Bergamo, sarà fondamentale non perdere: impresa tutt’altro che impossibile.

 

 

Tutto confermato in casa Atalanta rispetto alle attese della vigilia, in mezzo al campo tocca a Pasalic giocare con de Roon e in assenza dello squalificato Freuler, mentre dietro il ballottaggio lo vince Mancini su Masiello con Palomino e Toloi a completare la linea davanti a Berisha. Sulle corsie esterne ci sono Hateboer e Castagne, in avanti torna Gomez con Ilicic e Zapata per una formazione che scende in campo al Franchi nelle migliori condizioni possibili. Tra i viola, coppia d’attacco Chiesa–Muriel con Gerson finto centravanti e difesa un po’ incerottata: senza Pezzella giocano Ceccherini e Ugo centrali, Milenkovic a destra e Biraghi esterno. Alla lettura delle formazioni ufficiali, importante conferma sul piano regolamentare: le ammonizioni non si annullano e quindi la Fiorentina mantiene quattro diffidati (Milenkovic, Benassi, Veretout e Muriel) mentre per l’Atalanta sono due (Toloi e Hateboer).

 

 

Pronti, via e la partita è subito emozionante. Al 1’ Muriel innesca Benassi, ma la palla finisce in curva, al 9’ sale in cattedra professor Ilicic che serve Zapata ma la palla del colombiano viene contrata in angolo da Ceccherini. All’11’ lo sloveno decide di fare tutto da solo, la conclusione è violenta e una deviazione per poco mette fuori causa Lafont, che distende la mano e riesce comunque a respingere. La superiorità dei nerazzurri è evidente, al 16’ il solito Ilicic salta con una veronica Hugo nella propria metà campo e si invola in campo aperto mettendo dentro un pallone perfetto per Gomez che batte l’estremo viola con un delizioso tocco ravvicinato.

 

 

Al 18’ la Dea realizza addirittura il raddoppio, il solito Ilicic si ferma ai 22 metri con la palla sotto la suola e alza la testa vedendo l’inserimento di Pasalic: sinistro liftato per il croato, tocco in corsa del numero 88 e gol del 2-0 nerazzurro che si insacca alle spalle di Lafont. Al 22’ ancora Ilicic conclude alto da buona posizione, ma dopo una mezz’ora di dominio assoluto della Dea arriva il solito pasticcio difensivo che riapre tutto: palla complicata di Pasalic per Palomino (33’), l’argentino cerca di controllare, ma viene contrastato regolarmente da Chiesa che si invola in campo aperto e segna il punto dell’1-2. Come era riuscito alla Dea, anche la Fiorentina dopo pochissimi minuti trova il pareggio e stavolta la dormita è collettiva: rimessa laterale per Muriel, tocco volante per Benassi che dal cuore dell’area di rigore indovina il pertugio giusto e segna il 2-2.

Lo stadio adesso è una bolgia, Giacomelli ammonisce prima Toloi e poi Hateboer per due interventi veniali, mentre Ceccherini, Biraghi e Gerson la passano liscia dopo aver rifilato tre calcioni gratuiti ai nerazzurri: il risultato è un inevitabile innalzamento della tensione dentro lo stadio, con le squadre che dopo un minuto di recupero vanno negli spogliatoi. Partita bella e avvincente, l’Atalanta gioca meglio ma la Fiorentina al primo mezzo errore trova la giocata in contropiede.

 

 

Dopo il riposo ti aspetti il grande arrembaggio della squadra di casa e invece è ancora l’Atalanta a farsi preferire per la manovra e per la ricerca continua del fraseggio. Al 47’ Zapata mette alto un assist di Gomez da buona posizione, al 49’ il numero 10 dell’Atalanta crossa per Hateboer che in spaccata mette sopra la traversa e nonostante una gestione del match imbarazzante di Giacomelli (al 50’ non viene fischiato a Chiesa un fuorigioco di un metro), e dopo un bel colpo di testa di Hugo a centro area (54’), è la Dea a passare ancora una volta davanti grazie al super destro da fuori area di de Roon. La conclusione del numero 15 olandese è splendida, la palla si insacca sotto la traversa mandando al manicomio il settore ospiti.

 

 

La squadra orobica è in pieno controllo del match, al 63’ Gomez crossa un pallone splendido su cui non interviene nessuno e dopo un paio di ripartenze ben stoppate dai difensori arriva l’incredibile 3-3, regalato da un errore in disimpegno di Hateboer: l’olandese perde palla su Simeone, l’azione si sviluppa sulla destra con Chiesa che mette in mezzo per Muriel che insacca. Nonostante il 3-3 l’Atalanta si ripropone ancora: all’82’ de Roon calcia ancora con il sinistro, ma la sfera viene deviata in angolo e sull’ultima palla utile è Hateboer a sfiorare l’incredibile 4-3 con un colpo di testa che finisce sulla traversa. Il fischio finale di Giacomelli mette la parola fine ad una gara pirotecnica e divertente, nel complesso l’Atalanta è parsa più squadra e nella gara di ritorno sarà sufficiente non perdere. Adesso sotto con il campionato, ma le speranze di andare in finale sono tantissime. Davvero tantissime.

 

Fiorentina – Atalanta 3-3

Reti: 16’ Gomez (A), 18’ Pasalic (A), 33’ Chiesa (F), 36’ Benassi (F), 59’ de Roon (A), 79’ Muriel (F)

Fiorentina (4-3-3): Lafont, Milenkovic, Ceccherini (80’ Laurini), Vitor Hugo, Biraghi, Benassi, B. Dabo (76’ Simeone), Veretout, Chiesa, Gerson (52’ Edmilson), Muriel. All. Pioli

Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Mancini, Palomino, Hateboer, de Roon, Pasalic, Castagne, Gomez, Ilicic, Zapata (84’ Reca). All. Gasperini

Arbitro: Giacomelli di Trieste (Del Giovane e Bindoni; Mariani; Manganiello e Valeriano)

Ammoniti: 27’ Hugo (F), 35’ Mancini (A), 39’ Toloi (A), 45+1’ Hateboer (A), 81’ Biraghi (F)

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