Prenotare la sosta su strada via app (si potrebbe fare anche a Bergamo)

Prosegue a pieno regime la rivoluzione delle strisce blu in città. Si alzano anche le tariffe, ok, ma non è di questo che vogliamo parlare. Ci riferiamo allo sviluppo tecnologico che rende, e renderà, sempre più facile trovare il parcheggio a raso. Il pagamento, invece, ha già un ampio ventaglio di possibilità: via smartphone, con una specifica app dell’Atb che fa leva sul conto del telefono o sulla carta di credito, o via Telepass.
Strisce blu intelligenti. Questa la novità più interessante in tema di sosta annunciata da Palazzo Frizzoni per l’inizio del 2017. Queste aree di sosta a raso saranno dotate di particolari sensori, capaci di trasmettere a pannelli luminosi quanti spazi sono occupati. «Sensori e pannelli luminosi – scrive il Corriere Bergamo - verranno installati in due diverse aree. La prima è quella di via Mario Bianco, tra il palazzo della Provincia e la biblioteca Caversazzi, dove ci sono circa 30 parcheggi ai bordi della strada. Su questi spazi, per terra, verranno montati sensori capaci di fare diverse cose. Capiranno se lo spazio è vuoto oppure se è occupato da un’auto e lo comunicheranno al pannello luminoso che verrà montato in via Camozzi. I sensori diranno anche ad Atb - che gestisce la sosta - se l’automobilista ha pagato la sosta». In questo modo, in via Camozzi si saprà se in via Bianco ci sono parcheggi disponibili prima di svoltare. Una bella comodità, che eviterà di creare ingorghi di veicoli alla ricerca disperata di un posto libero. L’intervento è a costo zero per Palazzo Frizzoni grazie a un accordo stretto tra il Comune, Atb, Aesys e Clevergy, società del Gruppo Innowatio.
Arriveranno anche un’ottantina di nuove strisce blu in via Madonna della Neve, laddove c’è ora un parcheggio chiuso da una sbarra, riservato agli abbonati ma poco frequentato. La sbarra sparirà. Anche qui ci saranno i sensori, come in via Bianco: le disponibilità saranno visibili sui pannelli di via Camozzi e via Borgo Palazzo. Anche in questo caso c’è un accordo che mette al riparo il Comune dai costi. È stato stretto con Atb, A2a Smart City, Parkeon, Kapsch e Intercomp.
Il futuro: il telefono prenota il parcheggio. E il navigatore lo indica. La mossa successiva potrebbe passare da EasyPark, l'app svedese compatibile con i principali sistemi operativi che permette di pagare il parcheggio tramite lo smartphone. Un’innovazione che ora promette ulteriori passi avanti, a partire da miglioramenti nella ricerca di disponibilità di posti auto su strada. Per perseguire questi obiettivi EasyPark ha appena acquisito Parko, una start-up israeliana specializzata in algoritmi avanzati per identificare i parcheggi liberi su strada e suggerire il migliore percorso per raggiungerli. La disponibilità di informazioni sui posti auto liberi ridurrà il tempo necessario agli automobilisti per trovare un parcheggio e, in prospettiva, aiuterà anche le città a migliorare i flussi di traffico. Un obiettivo importante, considerato che oggi fino al 30% della congestione del traffico in città è dovuta proprio alla ricerca di un parcheggio.