la conferenza stampa di presentazione

Le prime parole di Allegri alla Juve

Le prime parole di Allegri alla Juve
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Più che una conferenza stampa di presentazione di un nuovo tecnico, è parso un grande elogio di quello che ormai non c’è più: Antonio Conte. Sentite infatti le parole di ringraziamento da parte di Giuseppe Marotta che ha definito «straordinariamente positivi, indimenticabili e storici» i tre anni che hanno visto il tecnico salentino alla guida della compagine bianconera, che hanno portato alla conquista di tre scudetti, l’ultimo dei quali raggiunto con il record storico di punti, oltre alle due supercoppe italiane.

Il d.g. bianconero ha tenuto a smentire che qualche giocatore abbia chiesto un confronto dopo le ultime decisioni. «Abbiamo un rapporto schietto e costruttivo con i nostri giocatori basato sulla fiducia reciproca. I tifosi devono essere certi, stiamo lavorando per continuare a vincere, siamo una società seria e blasonata». Su Conte invece Marotta ha anche aggiunto: «La decisione consensuale di dividerci è avvenuta per un disagio di Antonio nel continuare l'avventura in bianconero, non legato al mercato o ad aspetti organizzativi».

Il nuovo tecnico.

Si è poi passati all’introduzione di Massimiliano Allegri, chiamato amichevolmente Max da Marotta. «L’obiettivo è quello di continuare a vincere perchè ce lo impone la storia. Abbiamo individuato in Allegri il profilo più adatto per sostituire Conte. Al primo anno ha sempre fatto bene, vincendo a Sassuolo e con il Milan, e conquistando la palma di miglior allenatore della serie A con il Cagliari». Poi è la volta del mister livornese che ha elogiato anch’egli il lavoro di Conte, «soprattutto il secondo anno», e che si sente onorato per questo «fulmine a ciel sereno» che lo ha portato sulla panchina del club campione d’Italia. L’obiettivo dei bianconeri è chiaro: «Vincere il quarto scudetto di fila in Italia e fare una grande Champions League. Per questo la società ha in mente una strategia oculata di mercato». Il modello tracciato è l’Atletico Madrid che, nonostante i fatturati differenti rispetto ai top club europei, è riuscito ad arrivare fino in fondo in Champions: «Abbiamo il dovere di fare bene in Europa», ha detto Allegri.

I tifosi e Pirlo. 

Prima questione da affrontare sarà il rapporto con i tifosi. Allegri si è detto pronto per riconquistarli con i risultati, con il lavoro, rispetto e professionalità, comprendendo perfettamente il loro stato d’animo: («in un giorno è cambiato tutto. Conte ha rappresentato la Juventus sia da giocatore che da allenatore»). Inevitabile un accenno al rapporto con uno dei fari del progetto bianconero, quell' Andrea Pirlo mandato via in malo modo dal Milan che si è poi rigenerato a Torino. L’ex tecnico rossonero ha dichiarato di avere «un ottimo rapporto con Pirlo» e che «nonostante le cose nel calcio pensi vadano in un modo e poi vanno nell’altro, fortunatamente dopo quattro anni ci siamo ritrovati alla Juventus». Dopo aver detto che il ruolo di Pirlo è quello davanti alla difesa, nonostante lo abbia provato anche come mezz’ala al Milan, la chiosa finale sull’argomento sembra mostrare una marcia indietro del mister: «Mi darebbero del matto se mettessi in dubbio le qualità di Andrea».

Il mercato.

Inevitabile poi concentrarsi sul mercato che, seppur in corso, ha subito una brusca frenata per il cambio di guida tecnica. Allegri ha detto di stimare un giocatore della caratura internazionale di Evra, di come Morata possa diventare un vero campione per le potenzialità che possiede e soprattutto di come due campioni del calibro di Pogba e Vidal siano fondamentali per «fare una Champions League importante». Il tecnico livornese ha però precisato che non stravolgerà la squadra, nonostante le compagini da lui allenate abbiano spesso giocato con il 4-3-3, portando accorgimenti in base alle caratteristiche dei giocatori che avrà a disposizione («Non stravolgerò un sistema di gioco che funziona»). Marotta poi ha praticamente chiuso ad Iturbe («Col nuovo allenatore i nostri obiettivi sono un pò differenti, anche se abbiamo avuto dei sondaggi col Verona»), mentre su Vidal ha dichiarato che «martedì 15 luglio ha dimostrato felicità nel continuare ad essere in Juventus». Allegri ha chiuso il tutto citando l’avvocato: «La prossima vittoria è sempre la più bella»: i tifosi sono impazienti, la parola ora spetterà al campo e al mercato.

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