C'era da aspettarselo

Primo fine settimana della fase 2, in Bergamasca tanti controlli ma poche multe

Molte persone si sono dirette sulle montagne o verso il lago d'Iseo e di Endine, ma la passeggiata è consentita. Fortunatamente, situazione sotto controllo. Le forze dell'ordine, però, hanno le mani legate dalle nuove regole

Primo fine settimana della fase 2, in Bergamasca tanti controlli ma poche multe
Pubblicato:
Aggiornato:

Non c'è alcun ponte o festività, ma il weekend in corso le forze dell'ordine lo stanno vivendo allo stesso modo di quello di Pasqua o del Primo Maggio: gran dispiegamento di forze e molti controlli. C'era da aspettarselo, del resto: si tratta del primo fine settimana della tanto agognata fase 2 e la gente ha un po' di libertà di movimento in più. Il timore è che le persone, dato anche il meteo favorevole, decidano tutte di uscire creando assembramenti e concentrazioni che potrebbero favorire il dilagare del virus.

Va detto che nulla impedisce oggi alle persone di uscire e andare da qualche parte (purché nel territorio regionale) per fare una passeggiata. Il Dpcm entrato in vigore il 4 maggio, infatti, permette i movimenti anche fuori dal territorio comunale per praticare attività sportiva e attività motoria, ovvero la più classica passeggiata, senza obbligo di autocertificazione. Da qui il timore dei Comuni di montagna e di quelli lacustri di essere presi d'assalto. In queste prime ore di sabato 9 maggio, effettivamente c'è stata tanta gente che si è mossa verso i laghi o in direzione dei sentieri di montagna, ma la situazione è stata sempre assolutamente controllata. In ogni caso, diversi amministratori locali, come il sindaco di Valbondione o quello di Lecco, hanno fatto il possibile per evitare problemi: il primo ha permesso l'ingresso ai suoi sentieri soltanto alle persone che giungevano nel territorio comunale a piedi, il secondo ha invece proprio chiuso i sentieri.

Giustamente, comunque, le forze dell'ordine hanno massicciamente aumentato i propri controlli. Ma hanno le mani legate: le "maniche larghe" delle nuove norme, infatti, riducono al minimo la possibilità di emettere sanzioni o anche solo di controllare la veridicità delle affermazioni delle persone fermate. Lo dimostrano i dati dei giorni scorsi: mercoledì 6 maggio la Stradale di Bergamo ha controllato 2.897 vetture, emettendo solo 32 sanzioni; giovedì 7 maggio, invece, le sanzioni sono state 40 su su 2.167 controlli.

Seguici sui nostri canali