Aggressione ai genitori adottivi

Il «prince» Kiran dalla televisione alla cella del carcere di Bergamo

Il «prince» Kiran dalla televisione alla cella del carcere di Bergamo
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Kiran Maccali, il «principe» indiano, nel GF12, aveva portato il suo inatteso accento bergamasco in prima serata su Italia1, alla corte di Alessia Marcuzzi. Venerdì 30 pomeriggio il 30enne romanese residente in via Crem è stato arrestato dopo aver dato in escandescenze prima nei confronti dei genitori adottivi e poi dei carabinieri, allertati dalla stessa madre, terrorizzata. L’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate In evidente stato di alterazione psico-fisica, Kiran si è reso protagonista di una escalation di violenze, prima in famiglia e poi nei confronti dei militari intervenuti per riportarlo alla calma. Nei suoi confronti si è proceduto anche per maltrattamenti in famiglia in relazione alle condotte violente e minatorie  contro i genitori. È stata proprio la madre a chiamare i militari dell’Arma tramite il «112», disperata per l’ennesima azione aggressiva del figlio nei suoi riguardi. Giunti sul posto i carabinieri, il 30enne si è scagliato anche contro di loro, minacciandoli e aggredendoli. È stato necessario  l’intervento di una seconda pattuglia del Nucleo Radiomobile di Treviglio per poter contenere l’uomo, con alle spalle già altri precedenti di polizia per reati vari. A questo punto è stato inevitabile il relativo arresto in flagranza di reato. Accompagnato in caserma a Romano, anche lì l’uomo ha continuato ad agitarsi, danneggiando  un cancelletto metallico. Tutto ciò gli è costata un’ulteriore contestazione per danneggiamento aggravato.

 

 

I carabinieri rimasti infortunati hanno riportato cinque giorni di prognosi ciascuno a seguito delle lesioni personali subite dal 30enne. Venerdì scorso l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Adottato da piccolissimo dalla famiglia Maccali di Romano, agricoltore, Kiran era sbarcato al Grande Fratello nel luglio 2012, spiazzando davvero tutti e portando in prima serata non lo stereotipo del «maraja» con il quale era stato provocatoriamente presentato dagli autori del reality, ma quello del contadino della Bassa. Poi, escluso dalla «casa», aveva frequentato a lungo il jetset notturno milanese, oltre a fare, contemporaneamente, il manovale per un’azienda edile.

 

 

Per una multa scatenò l’inferno in Comune. Il carattere decisamente esuberante era costato al ragazzo già qualche guaio con le forze dell’ordine: era uscito da poco dal Grande fratello quando Kiran prese una multa per divieto di sosta davanti all’ospedale di Romano, da parte della Polizia locale. La reazione del 25enne era stata sanguigna e imprevedibile. D’impulso si era  diretto  in Comune e aveva improvvisato una scenata chiedendo il ritiro immediato della multa con urla e grida all’indirizzo di una agente. «Avevo invaso le strisce di una spanna», si era giustificato, annunciando non solo che non avrebbe pagato la multa, ma che  si sarebbe candidato sindaco alle successive elezioni, «per cambiare le cose» a Romano. Ovviamente, non lo fece.

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