Educazione

Professore bergamasco picchiato, il Garante regionale: «Restituiamo senso al ruolo di scuola e famiglia»

A proporre la riflessione, dopo i fatti accaduti a Sergio Orlandi a Inzago, è Riccardo Bettiga, che si occupa di infanzia e adolescenza

Professore bergamasco picchiato, il Garante regionale: «Restituiamo senso al ruolo di scuola e famiglia»
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Nella foto in apertura Roberto Bettiga

«Si legge ovunque che a causare l’aggressione sarebbe stato semplicemente un rimprovero dato dall’insegnante al ragazzo e che sarebbe stato un mero atto di vendetta rispetto a quanto sopra. Ma possiamo ridurre e semplificare a tal punto la nostra lettura della realtà?». Comincia così l’intervento del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Riccardo Bettiga, relativamente al caso del professore bergamasco Sergio Orlandi, picchiato da uno studente a Inzago, nel Milanese, dove insegna. Ne parla PrimaTreviglio.

Farà visita alla scuola

Bettiga nei prossimi giorni farà visita alla scuola secondaria di primo grado “J.&R.Kennedy” di Inzago per esprimere personalmente la vicinanza dell'istituzione regionale. «L’istituzione scolastica che dovrebbe essere delegata a formare e crescere gli adulti di domani è sempre più spesso oggetto di sfiducia, di svalutazione, di giudizio incompetente - ha proseguito Bettiga - sempre più oggetto di indebita intrusione nella propria funzione da parte di genitori che delegano ad essa il mero compito di trasferire conoscenze e che non ne accettano il ruolo educativo nel profondo. Sempre più docenti sono oggetto di discredito e di vere e proprie aggressioni. Siamo sicuri che questa idea diffusa non centri nulla coi fatti di Inzago? La scuola è oggi il luogo di un conflitto strutturale tra il sistema delle regole e adolescenti disabituati a qualunque forma di frustrazione».

I no che aiutano a crescere

La generazione di oggi, come emerge dai tanti fatti di cronaca, è sempre meno capace di gestire la frustrazione, di reggere civilmente il confronto e il rispetto dei “no”. «Ed ecco che aumentano così ovunque, in particolare tra i più giovani, i reati violenti, le aggressioni e gli atti di prevaricazione, e regna sempre più il mancato controllo degli impulsi dentro le famiglie, nella scuola e nelle piazze. Se apparentemente c’è sempre meno “senso” in questi fatti, senso per come noi lo intendiamo, considerando che aumentano sempre di più, non è forse giunto il momento - ha concluso Bettiga - di riflettere e di unire le forze per trovare tutti insieme un senso nuovo ai ruoli e ai pilastri della famiglia, della scuola e della società?».