Lo studio del Mario Negri

Progetto Origin, oltre 2.200 adesioni dai residenti di Albino, Alzano e Nembro

Il progetto di ricerca vuole indagare la correlazione tra sviluppo dell'infezione e genetica. Da domani, mercoledì 28 ottobre, verrà esteso ad altri 15 comuni della Val Seriana e della Val Gandino

Progetto Origin, oltre 2.200 adesioni dai residenti di Albino, Alzano e Nembro
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A sole due settimane dal suo avvio, il progetto Origin, promosso dall’Istituto Mario Negri per chiarire alcuni aspetti sulla particolare diffusione che l’epidemia ha avuto nella Bergamasca, ha già raccolto oltre 2.200 adesioni da parte dei residenti di Albino, Alzano Lombardo e Nembro. Tanti sono stati i cittadini che hanno compilato il questionario utile a raccogliere le informazioni sulla propria esperienza con la Covid, disponibile online – collegandosi al sito origin.marionegri.it – o in forma cartacea nei Municipi o nelle biblioteche comunali.

«Il questionario - spiega Marina Noris, capo laboratorio di immunologia e genetica - costituisce il primo passo di Origin, lo studio che intende indagare se esista una relazione tra fattori genetici e la malattia. L’ipotesi alla base del progetto è che le variazioni dell’assetto genetico di un individuo possano avere un’influenza sulla gravità della malattia e possano spiegare le diverse risposte all’infezione. Invitiamo tutti i cittadini ad aderire all’iniziativa e a compilare il questionario, ricordando che tutte le informazioni raccolte vengono gestite nel massimo rispetto della privacy tramite una piattaforma che offre un’infrastruttura di sicurezza tra le più avanzate al mondo».

Domani, mercoledì 28 ottobre, come da progetto approvato dal comitato etico del Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il questionario online sarà aperto ai 18 comuni della Val Seriana e della Val Gandino. Nello specifico, gli altri enti locali interessati saranno: Aviatico, Casnigo, Cazzano Sant’Andrea, Cene, Colzate, Fiorano al Serio, Gandino, Gazzaniga, Leffe, Peia, Pradalunga, Ranica, Selvino, Vertova e Villa di Serio.

«Quello raggiunto è un grande risultato - afferma Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri -. Dobbiamo ringraziare tutti i cittadini che, con profondo senso civico, hanno speso il loro tempo per rispondere alle domande e compilare il questionario. E con loro, dobbiamo anche ringraziare i sindaci di questi tre comuni (Albino, Alzano Lombardo e Nembro, ndr) e i loro team, che si sono resi parte attiva di questo progetto ambizioso che sarà all’attenzione di tutto il mondo scientifico e non solo. Si tratta di qualcosa di unico, un esperimento di ricerca di popolazione in una comunità che ha sofferto così tanto e a cui cercheremo di dare risposte. È già tantissimo quello che abbiamo raggiunto e siamo entusiasti per il profondo sostegno che stiamo avendo, ma non possiamo fermarci adesso. Serve ancora un grande sforzo di partecipazione».

La seconda fase del progetto prevedrà la selezione dei partecipanti allo studio che verranno invitati al centro di ricerche cliniche Aldo e Cele Daccò per un colloquio e un prelievo di sangue per le indagini genetiche. «L’adesione al questionario avuta finora nei tre comuni è eccezionale. Ci auguriamo che si possa replicare negli altri 15 comuni - conclude Ariela Benigni, segretario scientifico e coordinatore delle ricerche -. Per il successo del progetto servono numeri molto elevati, perché questo rappresenti perfettamente la popolazione. Abbiamo bisogno della partecipazione di tutti, in particolare di coloro che hanno avuto forme gravi di Covid: nei loro geni si cela il segreto attraverso cui il virus colpisce. Vogliamo scoprirlo per poterlo combattere. Lo studio Origin sarà il fiore all’occhiello della comunità bergamasca che, anche se stremata, ha sempre la forza di andare avanti».

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