anche a Bergamo

Programmavano disordini e violenze, anche armati: perquisizioni della polizia tra i no-vax

Il blitz, condotto dalla Polizia postale e dalla Digos, anche a Milano, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. Controllate abitazioni, computer, cellulari, tablet e account social

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Si riunivano sui social network e, in particolare, sulle chat di Telegram per programmare violenze, sabotaggi e disordini durante le manifestazioni e i raduni no-vax programmati per le prossime settimane.

Così all’alba di questa mattina, giovedì 9 settembre, sono scattate le perquisizioni in diverse città italiane, tra cui Bergamo, nelle case di persone appartenenti alla galassia contraria ai vaccini anti-Covid.

Il blitz, condotto dalla Polizia postale e dalla Digos, è avvenuto, oltre che a Bergamo, a Milano, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. Le forze dell’ordine non hanno controllato soltanto le abitazioni degli indagati, ma anche computer, cellulari, tablet e account social.

A far scattare le indagini è stato il passaparola sulle chat online con cui si stavano organizzando azioni violente anche con l’uso di armi o di esplosivi artigianali in occasione delle manifestazioni contro l’estensione dell’obbligo del Green Pass, in particolare nel corso della protesta in calendario a Roma nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 settembre.

Disordini che hanno il chiaro obiettivo di condizionare la politica riguardo la prosecuzione della campagna vaccinale, in un momento in cui pare ormai scontata la somministrazione della terza dose di vaccino già da questo mese e il Governo inizia a discutere sull’obbligo vaccinale.

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