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Come proteggersi dalle allergie

Come proteggersi dalle allergie
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La stagione allergica è alle porte e a farne le spese è circa il 40 per cento degli italiani "vittime" di starnuti a ripetizione, naso che cola, bruciore e lacrimazione oculare. Chiari sintomi di allergie, raffreddore da fieno, rinite che disturbano la qualità della respirazione e della vita. È opinione comune pensare che le reazioni allergiche siano solleticate solo, o in gran parte, da pollini e altri pulviscoli presenti nell’aria. Non è così in realtà, una reazione allergica importante è sollecitata anche da agenti e sostanze che veleggiano in abitazioni e ambienti indoor. Le quali, in soggetti allergici, possono aumentare la sintomatologia e, fra i sensibili e/o i predisposti, stimolare l’insorgenza di manifestazioni respiratorie e cutanee. Così gli esperti di Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, hanno voluto dare salutari consigli per mettersi quanto più possibile al riparo da rischi allergici e godersi la primavera fuori e dentro casa.

 

 

Fuori casa. La colpa delle allergie respiratorie è al novanta per cento dei pollini, soprattutto quelli di graminacee, parietarie e betulacee, che si insinuano su per il naso e nelle vie respiratorie attivando la classica e riconoscibilissima sintomatologia: starnuti, sensazione di naso chiuso o iperproduzione di muco liquido e biancastro, irritazione agli occhi e, nelle forme più gravi, veri e propri attacchi d’asma. Allora cosa fare per contrastare o limitare il contatto pollinico? Ci si può tutelare mettendo in atto otto mosse efficaci:

  • Occhio al calendario pollinico. La consultazione regolare permette di monitorare in "real-time" la concentrazione dei pollini presenti nell’aria nella località di residenza, evitando di trovarsi nel turbinio delle spore e di agire con azioni preventive/cautelative.
  • Meglio non fare full-immersion nella natura. Gite, passeggiate in campagna o nei parchi sono vietate nel periodo di fioritura delle piante fonte e causa di allergia. Preferire, nei periodi a maggior rischio di pollinazione, soggiorni in località marine o montane, dove determinate piante non vivono o dove la fioritura è ritardata o anticipata.
  • No a uscite nelle fasi preliminari di un temporale perché la pioggia facilita la liberazione di allergeni oppure li schiaccia a terra.
  • Attività fisica all’aperto. Fatela, ma evitando le ore più calde della giornata e quelle del tardo pomeriggio, quando, complice la maggiore concentrazione di elementi inquinanti nell’atmosfera, la qualità dell’aria è peggiore, specie nelle grandi città.
  • Dare aria ai locali. Scegliendo però il momento giusto: il mattino presto o la sera tardi. In queste frazioni della giornata l’aria è di norma più pulita con una concentrazione pollinica più bassa. È bene invece serrare porte e finestre nelle ore più calde del giorno, quando i pollini sguazzano nell’aria.
  • Accessori indispensabili: gli occhiali da sole, meglio se avvolgenti, che riparano gli occhi soprattutto nelle giornate ventose o se ci si sposta in motorino o in bicicletta; una copertura per naso e bocca, un foulard o simili ad esempio, che schermano l’accesso ai pollini.
  • In auto niente finestrini aperti, sì all’adozione di un filtro antipolline se si fa uso del condizionatore.
  • Più cura dell’igiene personale. Soprattutto dei capelli, lavandoli e pettinandoli spesso. Infatti, lì possono annidarsi con maggiore probabilità i pollini. Prestare attenzione anche alla pulizia del viso, specie di palpebre, ciglia e sopracciglia, eliminando eventuali corpuscoli e allergeni depositatisi nel corso della giornata, rimasti attaccati nelle zone oculari e perioculari. Infine è bene effettuare dei lavaggi delle cavità nasali per depurarli da pollini imprigionali nelle ciglia vibratili.

 

 

La casa. Non è un luogo riparato dal rischio allergie. Qui infatti abitano muffe, acari e animali domestici che possono stimolare reazioni avverse sia in soggetti con allergia conclamata o in altri particolarmente sensibili. Ecco dunque cinque consigli per dare più filo da torcere all’attacco degli allergeni.

  • Mettere ko le muffe. Occorre mantenere quanto più possibile la casa asciutta, specie i luoghi più soggetti a umidità, come il bagno ad esempio, passando un panno sulle pareti della doccia, togliendo gli indumenti bagnati dalla lavatrice e, se necessario, usando un deumidificatore.
  • Scacco agli acari. Una azione preventiva consiste nel rivestire materassi e cuscini con fodere anallergiche e arredando l’ambiente con mobili in materiali che non attirano polvere come vinile, legno, metallo o pelle. Va invece evitato tutto ciò che è imbottito e peloso. Inoltre è fondamentale cambiare le lenzuola di frequente lavandole a temperature non inferiori a 60°C e pulire superfici, mobili e pavimenti con panni cattura-polvere e aspirapolveri con filtro HEPA.
  • Evitare il contatto con oggetti a rischio come tappeti, moquette, tappezzerie e peluche. Limitare anche quello con animali domestici, infatti la loro forfora e i peli possono creare problemi. Dunque è raccomandato lavare gli animali da compagnia una volta a settimana per rimuovere il più possibile le sostanze allergiche dal loro pelo, facendo attenzione a non farli salire e rotolarsi su divani, poltrone e letti che possono trattenere gli allergeni.
  • Controllare periodicamente condizionatori e deumidificatori perché nei filtri e nei condotti possono annidarsi allergeni di varia origine come "resti" di acari o polveri o muffe.
  • In cucina è bene eliminare sempre i residui alimentari e conservare i cibi avanzati o non utilizzati in contenitori ermetici: una strategia che evita lo sviluppo di scarafaggi e/o altri microrganismi che depositano uova e lasciano in giro escrementi potenzialmente allergizzanti.

 

 

Farmaci di automedicazione. Se queste misure pratiche preventive non dovessero bastare, è possibile ricorrere dietro consiglio medico e/o del farmacista a qualche presidio utile per controllare/migliorare i sintomi e dunque la qualità della vita. Tra questi, i più comuni ed efficaci sono gli antistaminici e gli antiallergici a uso topico, come spray nasali, pomate e colliri, o per via orale. In caso di problemi alle alte vie respiratorie si può ricorrere anche ai decongestionanti nasali e vasocostrittori, mentre per sintomatologie più gravi, come ad esempio l’asma, è necessario rivolgersi a uno specialista per indicazioni terapeutiche adeguate.

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