Ora due trasferte

Una punizione troppo grave

Una punizione troppo grave
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Beffa clamorosa per l’Atalanta proprio sulla sirena. Al Comunale di Bergamo finisce 1-1 la sfida salvezza con il Chievo, nonostante una prestazione tutt’altro che entusiasmante la formazione di Colantuono era in vantaggio grazie a Zappacosta ma una decisione del direttore di gara Peruzzo lascia in 10 i nerazzurri e Lazarevic insacca una punizione da urlo che regala il pareggio agli ospiti.

La gara non è stata né bella né convincente per la squadra bergamasca, impossibile però non sottolineare come negli ultimi minuti due decisioni del direttore di gara penalizzano parecchio la Dea e la punizione che vale il pari sembrava addirittura un fallo in attacco dell’attaccante clivense. Negativo l’esordio di Pinilla, parso ancora fuori dagli schemi di Colantuono, con lo stesso Dramè protagonista di una brutta prova.

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Sorpresa allo stadio Comunale alla lettura delle formazioni. Il direttore di gara designato, Valeri di Roma, è costretto al forfait da un attacco febbrile e al suo posto viene schierato Peruzzo di Schio. Il secondo addizionale diventa dunque Minelli di Varese. Nella formazione atalantina tutto confermato rispetto alla vigilia, Baselli dopo la grande prova di Genova scende ancora in campo dal primo minuto al posto di Cigarini (esattamente come nella passata stagione) nel 4-4-2 che davanti vede l’esordio di Pinilla vicino a Denis.

Nel Chievo, Maran sceglie Schelotto a destra e Birsa a sinistra giocando dunque a specchio rispeto ai nerazzurri. Cesar e Dainelli battaglieranno con i due centravanti orobici mentre toccherà a Frey contenere il dinamismo di Maxi Moralez. Zukanovic a sinistra se la vedrà con Zappacosta mentre Meggiorini e Paloschi sono i due attaccanti.

La Dea scende in campo con in maglia nera con la scritta “Je Suis Charlie”, dopo il fischio d’inizio purtroppo per i suoi tifosi non ci sono grossi spunti cronaca per lunghi tratti e nel silenzio del Comunale si assiste ad una gara che sembra poco più che un allenamento. Schelotto (ex odiato e spesso fischiato) avrebbe anche la palla decisiva dopo 9’ minuti ma la sua conclusione a colpo sicuro dal cuore dell’area trova Sportiello a dire di no.

Fino al 27’ non succede più nulla, Paloschi impegna nuovamente il numero 57 della Dea ma tra un destro sul fondo di Maxi (28’) ed un sinistro dello stesso Frasquito controllato da Bizzarri (31’), succede qualcosa di incredibile. Al 30’, con l’Atalanta che riparte velocemente sulla destra e Zappacosta lanciato nello spazio, il direttore di gara Peruzzo ferma il gioco per raccogliere la bomboletta spray che gli era caduta pochi istanti prima al centro del campo: azione vanificata, pubblico che rumoreggia e stupore tra i nerazzurri.

Nel finale di tempo succede pochino, Maxi al 34’ mette in mezzo un gran pallone su cui Pinilla non arriva ma è Denis ad avere la palla giusta al 41’: il numero 19 area cincischia troppo e viene contrato in angolo da Cesar in spaccata. Maran prima della fine del primo tempo cambia modulo e passa al 3-5-2, il Chievo manovra un po’ di più ma nel complesso lo spettacolo visto nei primi 45’ minuti non vale assolutamente il prezzo del biglietto.

La ripresa regala certamente più emozioni, dopo un destro di Baselli da fuori area senza grosse pretese (49’), Zappacosta inizia il suo personale show e indovina il corridoio giusto di corsa (50’): la palla al centro per Pinilla è interessante, il numero 51 arriva all’appuntamento con il tocco ravvicinato ma la sfera termina sul fondo. Dopo un colpo di testa di Paloschi sul fondo (64’), l’Atalanta spinge un pizzico in più e arriva il vantaggio.

Al 70’ Bianchi e Denis confezionano un buon pallone per Maxi ma il sinistro è debole, al 71’ Zappacosta dalla destra spara a colpo sicuro ma trova l’ottima risposta di Bizzarri che mette in angolo: sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, il numero 22 di Colantuono estrae dal cilindro un destro poderoso e l’Atalanta passa in vantaggio pur non avendo combinato chissà cosa per sbloccare lo 0-0.

Nei minuti finali Maran gioca il tutto per tutto con Pellissier e Lazarevic per Dainelli e Birsa, la squadra nerazzurra sembra in pieno controllo del risultato ma il direttore di gara Peruzzo in pochissimi minuti si inventa due punizioni per il Chievo e rifila due gialli a Bellini. Nel primo caso il capitano protesta tantissimo denunciando una simulazione di Lazarevic, all’89’ i protagonisti sono sempre gli stessi e anche questa volta la scelta del direttore di gara sembra decisamente sbagliata. Bellini finisce sotto la doccia, Lazarevic pennella una punizione sotto l’incrocio dei pali ed il Chievo pareggia.

Nel recupero, nonostante l’inferiorità, l’Atalanta prova ad alzare il baricentro ma produce solo un gran destro di Cigarini che Bizzarri manda  in calcio d’angolo. Al fischio finale piovono fischi sul direttore di gara, l’episodio che lo vede protagonista è certamente negativo, ma facendo la tara della partita non si può ignorare una prestazione sottotono della formazione orobica che sulla strada della salvezza, certe partite, deve per forza vincerle. Anche perché ora, con due trasferte consecutive alle porte in casa di Milan e Verona, la situazione rischia di complicarsi parecchio.

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Atalanta – Chievo 1-1

Reti: 72’ Zappacosta(A), 90’ Lazarevic(C)

Atalanta (4-4-2): Sportiello; Bellini, Biava, Stendardo, Dramè (85’ Del Grosso); Zappacosta, Baselli (64’ Cigarini), Carmona, Maxi; Pinilla (64’ Bianchi), Denis. All. Colantuono

Chievo (4-4-2): Bizzarri; Frey, Dainelli (76’ Pellissier), Cesar,Zukanovic; Schelotto (46’ Gamberini), Izco, Cofie, Birsa (77’ Lazarevic); Paloschi, Meggiorini. All. Maran

Ammoniti: Zappacosta(A), Dramè(A), Biava (A), Bellini(A)

Espulso: Bellini (A) all’89’ per doppia ammonizione

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