Salute e cura

I farmaci più comprati a Bergamo In aumento integratori e ansiolitici

I farmaci più comprati a Bergamo In aumento integratori e ansiolitici
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«Il medicinale che i bergamaschi chiedono di più è la Tachipirina, senza dubbio. È un medicinale versatile, viene usato per la febbre, per certi dolori, in caso di infiammazioni, venne sintetizzato per la prima volta verso la fine dell’Ottocento... E le controindicazioni sono minime. La gente si fida della Tachipirina». Severino Frizzi è titolare della farmacia di via Quarenghi, all’angolo con via Palazzolo. Racconta del suo lavoro, trent’anni in camice bianco. Tante cose sono cambiate, altre no. Sono cambiati gli antibiotici, sono nate nuove generazioni di questo tipo di farmaco. Una volta ci si accontentava della penicillina. Oggi ce ne sono diversi, ciascuno con una funzione particolare, adatti a combattere un certo tipo di batteri. Ci sono i farmaci antivirali, un tempo sconosciuti. Ma per quanto riguarda i farmaci da banco, quelli che si possono acquistare senza bisogno di ricetta medica, le cose non sono cambiate più di tanto.

Il boom integratori. La novità degli integratori, un vero boom, è più apparente che altro. Dice Frizzi: «Una volta li chiamavamo ricostituenti e li davamo soprattutto ai bambini, oppure agli adulti convalescenti, in situazione ampiamente di debolezza. Oggi vengono usati in maniera molto più estesa. Ma, alla fine, le sostanze sono sempre quelle. Una volta imperavano il Calcicol o il Betotal e li abbiamo ancora. Si aggiornano e vanno avanti. Ma guai a chiamarli ricostituenti, se li definisco così allora i clienti non sono più interessati. Bisogna dire integratori».

 

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La classifica dei farmaci da banco. La classifica dei farmaci da banco vede al secondo posto un antidolorifico, l’Oki, è medicinale a base di ketoprofene. Dice Frizzi: «Negli ultimi anni l’Oki si è diffuso molto. È un antinfiammatorio e analgesico. La molecola venne sintetizzata in Francia, verso la fine degli Anni Sessanta». L’Oki è molto efficace, per questo è molto diffuso, a volte rischiando di esagerare; soprattutto tra i giovani c’è la tendenza a usarlo per qualsiasi tipo di dolore, dal mal di testa, alle otiti, al mal di denti. Al terzo posto nella hit parade dei farmaci si trova l’Enterogermina, questa volta si tratta di un medicinale che agisce sul l’intestino, che riporta l’equilibrio nella flora batterica. Viene usato per esempio in caso di diarrea o in seguito all’assunzione di antibiotici che creano problemi alla pancia. È composta da un microbo che si chiama Bacillus Clausii. Al quarto posto la celebre Aspirina con la sorella Cardioaspirina; è il farmaco composto da acido acetilsalicilico: è utilizzato come antipiretico, cioè per abbassare la febbre, come fluidificante del sangue. Sembra che abbia anche delle capacità antitumorali, dimostrate da una ricerca della Oxford University. L’acido si trova in natura, ma in scarse quantità; per la prima volta venne sintetizzato nel 1853 da un francese. Ma le proprietà benefiche delle foglie di salice erano note fin dall’antichità. Al quinto posto la Rinazina, al sesto il Moment, al settimo il Glicerolo, all’ottavo il Voltaren Emugel, al nono il Pursennida e al decimo il Bisolvon.

 

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Gli psicofarmaci. Poi esiste tutto il mercato degli psicofarmaci. Il consumo è in crescita continua anche a Bergamo e in Italia. Il Paese dove gli psicofarmaci vengono più usati sono gli Usa, al secondo posto l’Islanda, al terzo il Canada, poi Danimarca e Svezia. Il farmaco più venduto al mondo è il Prozac, un antidepressivo. In farmacia vengono venduti in maniera sempre più massiccia gli ansiolitici, che si definiscono anche tranquillanti o sonniferi. Si tratta di farmaci a base di benzodiazepine. «Con questi medicinali – spiegano in farmacia – si affrontano situazioni di depressione non forte, disturbi del sonno, stati di ansia, attacchi di panico. I nomi? Tavor, Xanax, Lexotan, Valium, Ansiolin, Control, En...».

Il loro uso si diffonde anche tra i ragazzi sotto i diciotto anni. Secondo una ricerca del Mario Negri, in Lombardia è stato accertato l’uso da parte di circa 65 mila giovani. «Ma sono soprattutto gli anziani che fanno uso di questi farmaci – dice Cristina Inv ernizzi, farmacista a Curno –. In molti casi ne potrebbero fare a meno. Tra le ragioni di questa scelta ci sarebbero forme di insonnia. Ma bisogna capire che se si va a letto alle nove di sera non si può pretendere di dormire fino alle otto della mattina! Soprattutto se si è anziani...».

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