Quanto guadagnerà davvero Pellè?

In un calciomercato finora avaro di grandi colpi (Juventus esclusa, la quale anche in tema di trasferimenti pare giocare un campionato a sé), ha fatto clamore il passaggio di Graziano Pellè dal Southampton alla formazione cinese dello Shandong Luneng. A far discutere, più che il trasferimento, sono le cifre dello stesso: circa 15 milioni al club inglese che deteneva il cartellino del giocatore e, soprattutto, qualcosa come 40 milioni di euro in due anni e mezzo di contratto per il centravanti leccese. Tanti. Anzi, tantissimi, a maggior ragione se si considera che Pellè, fino all'Europeo di Francia in cui si è reso protagonista di alcune ottime prestazioni (ma anche di quella scenetta con Neuer prima del rigore sbagliato contro la Germania), non era certo considerato un top player. Resta il fatto che questo stipendio lo renderebbe il quarto giocatore più pagato al mondo, dietro soltanto a Messi, Cristiano Ronaldo e Hulk, anche lui trasferitosi poco tempo fa in Cina. Il condizionale, però, è d'obbligo.
Autopsia di una notizia. A riportare per primi in Italia la notizia del trasferimento di Pellè allo Shandong sono stati Sky e Sportitalia, poi ripresi a catena da Gazzetta dello Sport, siti sportivi e tutti gli altri media non soltanto sportivi. A fare notizia, come detto, soprattutto le cifre dell'affare. L'hashtag #Pellè è diventato rapidamente uno dei più twittati del web e molti internauti si sono lanciati, scandalizzati, in conti nelle tasche dell'attaccante azzurro: con quello stipendio, l'ex Southampton guadagnerà 30 euro al minuto, 1.800 euro all’ora, 16 milioni di euro all’anno. Spulciando tra i media sportivi (e non) nostrani, tutti son d'accordo su queste cifre: lo confermano i grandi esperti di mercato Di Marzio e Pedullà, lo strombazzano ai quattro venti finanche Repubblica e Corriere. Sui giornali del 12 luglio (giorno successivo all'ufficializzazione dell'affare) qualcuno parla di cifre nette, togliendo ogni dubbio anche a chi pensava si trattassero di cifre al lordo. Il colpo finale arriva con il quotidiano "Buongiorno" di Massimo Gramellini per La Stampa, che si lancia in un'indignato sfogo sul fatto che cifre del genere per un giocatore come Pellè siano assurde. Di più: l'attaccante non se le merita quelle cifre, dopo la scenetta pre rigore sbagliato contro la Germania.
Da dove salta fuori quella cifra? Eppure, in tutto questo, manca un passaggio, e lo sottolinea benissimo Francesco Lisanti in un ottimo articolo per il blog sportivo Ultimo Uomo. Della notizia, infatti, manca la fonte. Facciamo un salto indietro nel tempo: 8 luglio, il Mirror, quotidiano britannico da sempre ben informato sui movimenti di mercato tra Occidente e Oriente (fu il primo a parlare del passaggio di Hulk in Cina, con tanto di cifre poi prontamente confermate), riporta la notizia dell'interessamento dello Shandong per Pellè. Il pezzo parla di un’ingaggio di 6 milioni di sterline l’anno, ovvero 7,6 milioni di euro l’anno e di un'offerta al Southampton di circa 15 milioni di euro. Il giorno dopo, intanto, lo stesso club acquisisce dal Newcastle l'attaccante senegalese Papiss Cissé. La notizia la dà il Daily Mail, ma le cifre corrette le riporta ancora una volta il Mirror: 6 milioni di euro l'anno al netto delle tasse. Cissé è un attaccante e ha la stessa età di Pellè. Sottolinearlo è importante, perché fa capire che tipo di valutazione danno i club cinesi di giocatori di questi tipo.
Ma torniamo all'8 luglio: Ultimo Uomo spiega che, lo stesso giorno in cui il Mirror ha lanciato l'indiscrezione dell'interessamento dei cinesi per Pellè, la Gazzetta dello Sport riprende, online, la notizia. Il quotidiano britannico viene prontamente citato come fonte, ma qualcosa non torna: dentro l'articolo, infatti, si parla di uno stipendio di 7,6 milioni di euro l'anno per Pellè, lo stesso riportato dal Mirror, ma nel titolo la cifra è gonfiata a 15 milioni di euro l'anno. Una discrepanza che, sottolinea Lisanti, non viene spiegata dal pezzo. L'11 luglio il trasferimento dell'attaccante allo Shandong diventa ufficiale e la notizia inizia a girare, riportando le cifre faraoniche che tutti sanno. La fonte, però, non la riporta nessuno. L'unico articolo rinvenibile nel web che parla di cifre simili è quello della Gazzetta, con la suddetta discrepanza tra titolo e contenuto del pezzo. Il Mirror, invece, si tiene fermo sulle cifre che aveva già riportato nei giorni precedenti. Ma in Italia non lo ascolta nessuno. La testata online Goal Italia si lancia in numerose infografiche basate su queste cifre, dimenticando che appena pochi giorni prima, parlando dell'interessamento del club cinese per Pellè, scriveva (citando Sky Sports UK): «Al giocatore andrà invece un ingaggio di poco meno di 5 milioni a stagione». Dall'Italia la notizia arriva anche Oltremanica, dove finora erano stati decisamente più cauti. Come d'abitudine, però, da Sua Maestà preferiscono non sbilanciarsi e riportano la cifra di 40 milioni in due anni e mezzo specificando che si tratta di una notizia ripresa dai media italiani. E soprattutto (vedi il Guardian) lo scrivono all'interno dell'articolo, non nel titolo.
La corsa all'indignazione della stampa italiana. L'unica verità, al momento, è che nessuno sa con certezza le cifre dell'affare. Anzi, se dovessimo affidarci soltanto all'affidabilità della fonte, allora probabilmente seguiremmo quanto riportato dal Mirror, che finora ha sbagliato poche volte in questi casi. E, come visto, le cifre riportate dal Mirror sono ben diverse da quelle riportate dai media italiani. Ciò non esclude che i nostri giornali abbiano ragione, ma nessuno riporta una fonte diretta della notizia. Spiega benissimo la cosa Lisanti a chiusura del suo articolo per Ultimo Uomo:
«La stampa italiana ha dato credito a un’ipotesi, scansando tutte le altre. Una scelta che se non ha altre motivazioni può essere interpretata solo in un modo: la stampa italiana ha voluto cavalcare il “sentimento popolare”. Non solo i calciatori guadagnano troppo, ma Pellé neanche se lo merita. Pellè deve lucidare cucchiai. I media italiani esaudiscono così le nostre preghiere: e dacci oggi la nostra indignazione quotidiana…»
Speriamo che un giorno lo stesso Pellè sveli il mistero attorno al suo stipendio. E se realmente fosse quello del quarto giocatore più pagato al mondo, allora ci sentiremmo in dovere di dirgli: "Caro Graziano, hai fatto bene". Perché solo una cosa, in Italia, sa battere l'indignazione generalizzata: l'ipocrisia di massa.