Quanto guadagnano i social

Da quando internet è entrato a far parte della nostra quotidianità, anche grazie a tablet e smartphone, siamo ormai in grado di condividere tutto quello che vogliamo (e con chi vogliamo) attraverso i social network. Visto il loro successo, non sono rimaste a lungo nascoste le potenzialità economiche che possedevano, tanto che i loro inventori sono subito riusciti a sfruttarle nel miglior modo possibile. E i conti lo dimostrano. Di seguito proponiamo una breve analisi dei tre più importanti utilizzati oggi al mondo.
[Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook]
La geniale creazione di Mark Zuckerberg ha chiuso i bilanci del 2014 con un guadagno pari a 12,5 miliardi di dollari. Una cifra davvero significativa se si pensa che segna una crescita del 58 percento rispetto ai conti del 2013. Un po’ per gioco e un po’ anche per vedere quanto vale il profilo di ogni singolo utente sul famoso social, diversi giornali hanno calcolato quanto Facebook guadagni da ogni suo iscritto. Con 1,4 miliardi di utenti, il calcolo può essere fatto molto velocemente: sono quasi 9 dollari a testa all’anno. E anche questo è un piccolo ma importante successo, perché solo nel 2013 ogni utente valeva 6,81 dollari. Bisogna però sottolineare che non tutti gli utenti sono uguali, infatti il sito li monetizza in maniera diversa in base all’area geografica in cui si trovano.
Per quanto riguarda i ricavi di Facebook in generale arrivano quasi tutti dalla pubblicità e variano, come spiegano loro stessi, in base a «dimensione e maturità dei mercati pubblicitari, alla nostra presenza in questi mercati e in baseball numero di metodi di pagamento che mettiamo a disposizione degli inserzionisti e degli utenti». Come il rivale Twitter, anche Facebook nell’ultimo anno non ha registrato i soliti numeri come iscrizioni al sito. Anzi, avrebbe di tanto rallentato la propria crescita numerica, infatti il 2014 è stato chiuso con 1,4 miliardi di utenti quando però nel 2013 erano già 1,23 miliardi.
[Dick Costolo, CEO di Twitter]
La tendenza di Twitter è la stessa registrata in casa Facebook. Anche qui i ricavi nell’ultimo anno sono abbondantemente cresciuti, gli utenti invece no. Da quanto è emerso dai dati finanziari sull’ultimo trimestre del 2014, la società avrebbe aumentato il suo portafogli con ricavi pari a 479 milioni di dollari, il 97 percento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma il problema, come già detto, riguarda il numero di utenti iscritti al sito, che sembra aver interrotto il suo boom iniziale. La crescita nell’ultimo trimestre rispetto a quello precedente è stata appena dell’1,4 percento, la più bassa mai registrata da quando Twitter si è quotato in Borsa nel novembre del 2013.
Durante la presentazione di questi ultimi dati, Dick Costolo, il CEO di Twitter, ha promesso a tutti gli investitori che in questi primi mesi del 2015 il team di Twitter lavorerà soprattutto per far in modo di recuperare utenti, la sua previsione stima una crescita di 13-16 milioni di iscritti solamente nel trimestre da poco iniziato. Per spiegare lo stop di registrazioni, in molti hanno puntato il dito contro l’aggiornamento di iOS. Infatti si stima che nel passaggio dalla versione 7 alla 8 si sarebbero persi almeno 4 milioni di utenti attivi su base mensile.
[Kevin Systrom, il fondatore di Instagram]
Nella primavera del 2012 questo social è stato comprato dal fondatore di Facebook per la modica cifra di 1 miliardo di dollari. I piani e le strategie di quest’acquisto non sono ancora ben emerse, ma – si sa – Zuckerberg non avrebbe mai speso quella marea di soldi se non avesse fiutato di poterne fare altrettanti. Nata a Ottobre del 2010, Instagram, al momento, ha raggiunto la cifra record di 300 milioni di utenti attivi, superando di gran lunga quelli di Twitter. Più del 70 percento degli iscritti risiedono fuori dagli Usa e il numero totale di foto presenti sul social network ha superato la cifra esorbitante di 30 miliardi. Secondo alcuni calcoli, ogni giorno vengono caricate 70 milioni di immagini e scambiati oltre 2,5 miliardi di "mi piace".
Insomma si può con ragione affermare che questo social sia l’unico che non risenta alcun tipo di crisi. Secondo un articolo della Stampa, «Instagram vale 35 miliardi di dollari, ben di più del miliardo speso nel 2012 da Facebook per acquistare la app per la condivisione di immagini. Ne sono convinti gli analisti di Citigroup, secondo cui Instagram rappresenta il 16 percento circa del valore di mercato da 221 miliardi dei social network».