Fingere le ferie

Quel giorno tra Parigi e Strasburgo Tutto quello che i social non dicono

Quel giorno tra Parigi e Strasburgo Tutto quello che i social non dicono
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Un giro veloce, velocissimo fra la Ville Lumière e una città affascinante. In meno di 24 ore Parigi e Strasburgo erano condensate in tre fotografie, tre soltanto, che immortalavano nell'ordine la Torre Eiffel, il Museo del Louvre e la Cattedrale di Notre Dame de Strasbourg. Tre immagini tremendamente efficaci: postate su Facebook mi hanno procurato immediatamente decine di "mi piace", segno del cordiale apprezzamento di molti per quei luoghi e per le mete scelte dal sottoscritto. Eppure qualcosa non torna in un quadro tanto roseo e piacevole, sottolineato dall'hashtag #ferie2017 con cui ho ipotizzato di raggruppare i post di questo scorcio di astinenza da ufficio (e non certo dalle carni).

 

Sempre incantevole... #ferie2017

Pubblicato da Giambattista Gbg Gherardi su Lunedì 7 agosto 2017

A non quadrare è l'espressione infastidita di mia moglie proprio per quelle fotografie, perchè, ormai devo rivelarlo, a Parigi e Strasburgo proprio non ci sono andato (almeno in questi giorni). Eppure io non l'ho, a dire il vero, nemmeno scritto: ho segnalato che Parigi è sempre incantevole, ho ironizzato paragonando il Louvre al Museo di Gandino (che non è poi un confronto così impari...) e messo una semplice didascalia "Strasburgo" all'immagine della Cattedrale by night. Evidente peró che tanti hanno in buonissima fede pensato ad un tour estivo di sottoscritto e famiglia, certo non originale per mete e periodo. Uno stupido scherzo? Un tradimento (come sottolinea la moglie) della fiducia di parenti e amici?

 

...certo, non è il Museo di Gandino, ma si difende bene...#ferie2017

Pubblicato da Giambattista Gbg Gherardi su Martedì 8 agosto 2017

 

No, semplicemente un'idea nata alla Iannacci (per vedere l'effetto che fa) e cresciuta nella consapevolezza che viviamo in un'epoca in cui anche il fake è 2.0. Non più la notizia falsa ed inventata utile a raccogliere clic ed indirizzare consenso, quanto un'induzione al falso pensiero, lasciando trarre le conclusioni al lettore in un quadro che lo lascia convinto di aver usato la testa mentre è stato beatamente preso per il naso. Il sottoscritto non ha detto o scritto di trovarsi a Parigi, e nemmeno ha postato foto di famiglia al Sacre Coeur o al Palais de Chaillot. Tutto lasciava pensare comunque al tour turistico: le foto in notturna postate alla sera e quella diurna del Louvre in tarda mattinata potevano forse lasciare dei dubbi? Ecco allora i mi piace di stima degli amici, l'incoraggiamento suadente e competente della direttrice del coro parrocchiale, il piccolo dubbio di Tarcisio per l'abbigliamento autunnale evaporato in un saluto ammirato, l'offerta immediata di incontro dell'amico di gioventù che vive a Parigi.

Poi sono arrivati i dubbi, garbati, di zie e cugine, i messaggi increduli su Whatsapp di chi ti ha incontrato il giorno prima. Mancano del tutto commenti e "mi piace" dai più vicini, che probabilmente hanno sorriso e scosso la testa mentre scorrevano le inverosimili immagini dei posts. A mancare è, ovviamente, anche il "mi piace" della moglie.
L'esperimento alla Iannacci è finito e molti di voi, spero pochi, mi malediranno, suggerendomi magari di farmi vedere da uno bravo. Altri invece resteranno serenamente convinti che io mi sia fatto un viaggio lampo fra Parigi e Strasburgo. A toccarmi nel profondo è proprio quest'ultima amara ipotesi.

 

Strasburgo...#ferie2017

Pubblicato da Giambattista Gbg Gherardi su Martedì 8 agosto 2017

 

Quante sono le certezze su cui basiamo il nostro pensare e il nostro agire? Idee costruite sulla sabbia di mezze verità o totali falsità raccolte (anche distrattamente, come il viaggio di un amico) in rete e sui social. Sono sconfortato da come troppo spesso ci sia chi si lancia in crociate appassionate basandosi su una ricerca Google e qualche post di tendenza. Spaventa quanto il magma dei social e della rete sia oggi fonte primaria di informazione ed educazione, con una centralità che cresce ad ogni clic in maniera esponenziale. Anziché dissetarci a una fresca sorgente dell'Alta Val.Brembana (#ferie2017) beviamo sempre più di frequente da una infida palude. Il Vangelo in tempi non sospetti segnalò che «ai piccoli viene rivelato il Regno dei Cieli». E piccoli oggi sono probabilmente coloro che dai social prendono serene distanze, quelli che più che metterti un like ti chiamano per sapere come stai e magari da Parigi e Strasburgo ti manderanno, loro, una cartolina. Non sono gli ultimi, nostalgici e poetici fuori dal tempo, ma i pionieri di un tempo nuovo che speriamo arrivi presto. Perché il futuro è qui e, perché no anche sui social, ma non certo a Parigi.

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