Quelle partite che non finiscono mai

Una partita ti allunga la vita. Sì, come no: sul divano. Ci fanno rimanere incollati allo schermo, appiccicati all'ultima pallina, un altro punto, che sembra l'ultimo, triste y solitario il final. Macché: è la continuazione dell'adrenalina. In certi casi durano ore, in altri (appena) 92 colpi. Agli Czech Open di Olomouc (tennis tavolo) ci è voluto tanto allo svedese Par Gerell, giocatore tutto attacco, e al francese Adrien Mattenet dalla difesa rocciosa. Al servizio lo svedese che subito attacca sulla ribattuta del transalpino: inizia una sequenza quasi infinita di schiacciate devastanti a cui Mattenet risponde come un automa. Terminator dal ping-pong. Lì è iniziata la sequenza infinita. Dopo 45 smash arriva l'errore del francese, che però è talmente gasato dalla sua performance da esultare come se avesse vinto lui il punto. Alla fine Gerell vince questo drammatico incontro in sette combattutissimi set.
Il record è del cricket. Ci sono partite che non finiscono (quasi) mai, si allungano nell'agonia, nella fatica, e noi le osserviamo reclamando un the end. Il record del match più lungo della storia appartiene al cricket. Accadde nel 1939 tra Inghilterra e Sudafrica. Iniziò il 3 marzo e si concluse il14. Se in questa disciplina che piace tanto a britannici e indiani è abbastanza normale andare avanti per giorni, lo stesso non si può dire per il tennis. Lì, al massimo, il gioco dura undici ore. Così tanto è durato, a Wimbledon 2010, la sfida tra lo statunitense John Isner e il francese Nicolas Mahut. Vinse l'americano 70-68 al quinto set. Alla fine si sono fatti la foto ricordo con il tabellone. Nel golf il match più lungo della storia si disputò all'Iverness Club di Toledo in Ohio. Protagonisti il caddie Charles von Elm e lo statunitense Billy Burke. I due giocatori conclusero le 72 buche con il medesimo score di 292 punti. Altre 32 buche il giorno dopo. Niente: ancora pari. Dovetterò giocarne altre 36 e alla fine vinse Burke. L'Usga cambiò le regole sui play-off pochi mesi dopo stabilendo non più di 18 buche.
Pallanuoto, otto tempi supplementari. La clessidra non finisce mai, l'ultimo granello di sabbia resta incastrato. Come l'ultimo gol. Nel 1986 la nazionale italiana di pallanuoto perde la finale dei mondiali contro la Jugoslavia ai tempi supplementari. No, scusate: dopo otto tempi supplementari. Sulla panchina degli slavi c'era Ratko Rudic che, sei anni dopo, consentì agli azzurri di prendersi una rivincita ai Giochi Olimpici di Barcellona: Spagna battuta nel match per la medaglia d'oro dopo sette tempi supplementari. Cinque ore di lanci e battute, invece, nel match di baseball tra Yankees e Baltimore (padroni di casa): quindici inning per avere la meglio sugli avversari. Ma l'incontro più lungo risale al 1981: 33 inning tra Pawtucket Red Sox e i Rochester Red Wings. Giocato alla vigilia di Pasqua il match fu interrotto alle 4.07 del mattino del giorno pasquale.
Highlights (1/2) - Netherlands vs. England di 90tsunni
48 rigori nel calcio. E nel calcio? Impossibile. No, sbagliato. Argentina, fine anni Ottanta. Se la partita finiva pari al 90esimo si andava ai calci di rigore per assegnare un punto in più, quella era la regola. Beh, nel 1989 Racing Club e Argentinos Junior calciarono 44 rigori. Per la cronaca la fine dell'interminabile serie di penalty a spuntarla fu l'Argentinos per 20 a 19. Nel 2007 ce ne vollero 31 per decidere la sfida tra Olanda e Inghilterra agli Europei Under 21. Il record assoluto è però di 48 rigori nella finale della Coppa di Namibia, vinta 17-16 dal KK Palace contro i Civics FC. Nell'hockey su ghiaccio l'incontro più lungo della storia resta la semifinale di Stanley Cup fra Detroit Red Wings e Montreal Maroons. Anno 1936. Dopo lo 0-0 ci sono voluti sei tempi supplementari e 177 minuti per determinare un vincitore. Quella volta è Detroit a vincere. Sfiniti, ovviamente.