Le operazioni

Ragazza tedesca sparita nel lago d'Iseo, nessuna novità. Ora si usa un robot subacqueo

La famiglia della ventenne tedesca attende riscontri a Pisogne. La Procura sta facendo verifiche sulla 23enne alla guida del motoscafo

Ragazza tedesca sparita nel lago d'Iseo, nessuna novità. Ora si usa un robot subacqueo
Pubblicato:
Aggiornato:

Tra poche ore dovrebbe arrivare il robot subacqueo telecomandato per cercare il corpo di Chiara Lindl, la ventenne tedesca caduta dal motoscafo venerdì primo settembre scorso e sparita nelle profondità del lago d'Iseo. Dopo infatti le perlustrazioni in superficie e la mappatura del fondale tramite il sonar, si procederà nel controllare i quindici punti in cui si sono individuate delle sagome, che potrebbero corrispondere a oggetti o a un corpo inabissati nel Sebino.

L'area da controllare

Come riportato oggi (mercoledì 6 settembre) da L'Eco di Bergamo il Rov, dotato di telecamere e bracci in grado di operare a oltre cento metri di profondità, andrà quindi a controllare le aree individuate: quella davanti alla Lucchini di Lovere, il tratto di Castro, la località Grè di Solto Collina e Toline di Pisogne, ma c'è anche un'area circolare in corrispondenza del centro dell'alto lago, in cui sarebbe probabile si trovi la giovane dispersa.

Per ogni punto, alle squadre dei Vigili del fuoco serviranno dai quaranta minuti a un'ora per ultimare la ricognizione. La famiglia della ragazza, composta dai genitori e dalla sorella, alloggia in un appartamento a Pisogne e viene tenuta aggiornata sull'andamento delle ricerche, anche se ormai hanno capito che non c'è più speranza di ritrovarla in vita.

La Procura indaga sull'accaduto

Nel frattempo, la Procura di Brescia sta raccogliendo elementi per chiarire la posizione di C. K., la 23enne che dopo essersi messa alla guida dell'imbarcazione avrebbe accelerato all'improvviso, facendo cadere in acqua l'altra giovane.

Dopo la positività venerdì sera al test alcolemico, è tornata in Germania insieme al resto della compagnia di amici. Inizialmente, sembrava che che l'unico del gruppo in possesso della patente nautica fosse il giovane figlio del proprietario dell'imbarcazione, l'unico tra l'altro a essere risultato negativo all'alcol-test. Invece, secondo le ultime informazioni, pare che anche la 23enne abbia dichiarato di avere la patente nautica, ma di non averla con sé. Un aspetto sul quale gli inquirenti stanno tutt'ora effettuando delle verifiche.

Seguici sui nostri canali