Mister Reja non si siede sugli allori Ma per Pinilla la stagione è finita
Tanti dubbi di formazione e due certezze per Edy Reja: che contro il Palermo ci si gioca una partita importantissima e che si dovranno cercare punti salvezza senza l’attaccante cileno Mauricio Pinilla, il quale ha praticamente finito la sua stagione per uno stiramento di primo grado all’adduttore destro. La conferenza stampa della vigilia a Zingonia non ha sciolto tutti i dubbi in vista della gara che si giocherà mercoledì sera alle 20.45 e il tecnico tiene tutti sulla corda. Ma qualche notizia comunque c'è.
Attenzione al Palermo. «Domani sera – attacca Reja – giocheremo una partita importantissima. L’ho detto ai ragazzi sia lunedì che oggi prima della rifinitura: il Palermo può solo vincere, hanno in squadra giocatori molto temibili, soprattutto in mezzo al campo, e quindi dovremo stare attenti. Noi arriviamo da una buona partita ma dobbiamo dare continuità alle prestazioni e ai risultati. Non facciamo calcoli e andiamo a fare il massimo con la miglior formazione possibile: solo così chiuderemo presto il discorso salvezza. Questa partita va considerata come uno scontro diretto e la testa sarà determinante. Contro la Roma potevamo stare più attenti e qualche gol si poteva evitare, se sul 3-2 avessimo concretizzato almeno una delle tre occasioni che ci sono capitate avremmo chiuso il match. Peccato».
Nel silenzio del Barbera. La partita, classifica alla mano, è vitale più per i padroni di casa che per gli ospiti, ma c’è la grande incognita legata all’assenza di pubblico. Situazione ambientale quasi nuova anche per Reja, che non è molto d’accordo con simili decisioni: «È la seconda volta che mi succede, la prima capitò a Napoli quando ancora eravamo in Serie C. Giocare senza pubblico è stranissimo, sarà particolare per tutte e due le squadre. Devo dire che a mio parere sarebbe più giusto giocare in campo neutro ma con i cancelli aperti ai tifosi, peccato perché la società Palermo credo proprio che non c’entri nulla».
Torna Diamanti, Borriello favorito. Tornando al campo, sono tanti i dubbi di formazione per il tecnico atalantino: «Abbiamo lavorato poco dopo la gara contro al Roma, che in più è stata parecchio dispendiosa. Domattina a Palermo svolgeremo un’ultima rifinitura per valutare i ragazzi insieme al dottore e al preparatore e quindi ho ancora tanti dubbi. Certamente rientreranno de Roon e Cigarini dopo la squalifica, mentre mancheranno Masiello e Kurtic, per il resto ci sono tante opzioni. In difesa devo valutare Toloi e Dramè e sono pronti Stendardo, Cherubin e Brivio. A destra giocherà uno tra Conti e Bellini, mentre a centrocampo Migliaccio e Freuler si giocano una maglia con Gagliardini. Davanti recuperiamo Diamanti e il resto è tutto da valutare: potrebbero giocare lui e Gomez dietro una punta, c’è anche Gakpè. Tutto è da decidere». Il ruolo di centravanti, dopo i due gol segnati contro la Roma, sembra già assegnato e Reja non ci gira troppo attorno: «Borriello mi sembra stia molto bene. L’ho visto recuperare velocemente, cosa che non gli era capitato altre volte. C’è anche Monachello che potrebbe giocare ma in linea generale manderò in campo chi sta bene: non faccio mai valutazioni troppo spinte su chi è in diffida, la partita più importante è sempre la prossima quindi valuterò solo in base alle condizioni fisiche e al recupero. Lo stesso Gomez se sta bene gioca: uno così è sempre meglio averlo in campo».
La grana Pinilla. Per un Borriello in grande spolvero, ecco la grana Pinilla: «Penso che la sua stagione sia finita. Avrà bisogno di almeno 3 settimane e poi ci sarà necessità di recuperare la condizione. Manca meno di un mese alla fine, quindi non ci sono molti margini. Peccato perché poteva darci una grossa mano, domenica Borriello ha fatto vedere ottime cose, lui è un attaccante di manovra e ha giocato veramente bene: era dai tempi del Genoa che non lo vedevo così. Sia in fase di conclusione che di sviluppo del gioco. Non voleva uscire, magari se non lo avessi cambiato per Pinilla, adesso avremmo anche il cileno a disposizione. Da qui alla fine ci sarà spazio anche per Monachello, è cresciuto molto e si merita un po’ di spazio».
Obiettivo 40 punti. A Palermo si va per chiudere i conti, consapevoli che a 40 sarà quasi tutto chiuso: «Frosinone e Carpi stanno facendo molto bene, hanno vinto alcune gare e sono in corsa. Penso che fino a 37 sono tutti coinvolti, a 40 invece si può stare più tranquilli quindi pensiamo solo ad arrivarci il prima possibile. Fino a quando la matematica non ci conforta, dobbiamo spingere e dare il massimo».