Verso la gara del Friuli

Reja: «Se Moralez fa gol in Messico vado a prenderlo per i capelli»

Reja: «Se Moralez fa gol in Messico vado a prenderlo per i capelli»
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Vacanze finite, l’Atalanta torna in campo. Domani all’ora di pranzo (fischio d’inizio alle 12.30) i nerazzurri di Edy Reja giocheranno al Friuli di Udine contro la formazione allenata dall’ex Stefano Colantuono. Alla vigilia del match ha parlato il tecnico goriziano nella sala conferenze di Zingonia e sono arrivate indicazioni importanti sia sul modulo che sulle condizioni di Mauricio Pinilla, ormai prossimo al ritorno in Italia.

Bisogna ripartire subito, di testa e di gambe. «Abbiamo perso un po’ di ritmo - esordisce Reja in conferenza stampa -, negli ultimi giorni ci siamo rimessi sotto con grande intensità e la squadra deve rispondere. Dopo una pausa è necessario ritrovare subito la testa e le gambe. A Udine servirà grande concentrazione per fare risultato contro una squadra che ultimamente ha iniziato a giocare molto anche palla a terra. Non è più la formazione di inizio stagione, quella che ebbe un po’ di difficoltà. Noi dovremo subito tornare sul pezzo alla grande, giochiamo due gare in pochi giorni e il calendario è un po’ particolare: domani alle 12.30, nelle prossime gare ci saranno orari diversi e bisogna fare molta attenzione e adattarsi. Anche dal punto di vista dell’alimentazione».

 

Udinese-Atalanta, Coppa Italia

 

«Iniziare col passo giusto». Dopo 17 giorni di lavoro senza gare ufficiali, la sfida del Friuli rischia di essere molto difficile da interpretare. “Il risultato e l’andamento del match dipendono da tante componenti, io voglio iniziare con il passo giusto. Veniamo da due sconfitte, le prestazioni non sono state negative e con il Napoli per un’ora siamo stati ampiamente in gara. Vorrei rivedere quel piglio anche domani, se non riusciremo a metterlo in campo sarà molto dura. Al Friuli, in Coppa Italia, creammo parecchio e non finalizzammo. In generale spesso abbiamo creato molto e in alcuni frangenti abbiamo anche dominato. Bisogna migliorare in zona gol, andare in vantaggio per le nostre caratteristiche sarebbe molto importante. Cerchiamo di migliorare».

Il mercato troppo lungo. In questo primo scorcio di 2016, le squadre di Serie A dovranno fare i conti anche con il mercato aperto. Situazione che, secondo Reja, incide molto sulla testa dei giocatori. «Le voci di mercato, ogni giorno, sono certamente un elemento di disturbo. Ce ne sono molte ed escono in continuazione, dai procuratori piuttosto che dai giornali. Anche se un giocatore è sereno e convinto di restare, la situazione un po’ rischia di pesare e io sinceramente risolverei tutto lasciando la finestra aperta solo per una settimana. Magari si aprisse il 2 gennaio e si finisca il 9 o 10 di gennaio. Un mese intero, invece, è certamente pesante».

 

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La Dea senza Maxi. La prima partenza, in casa nerazzurra, è stata importante. Come cambierà la Dea senza Moralez? «Non varieremo assetto ma qualcosa, a livello di gioco, cambierà. D’Alessandro ed Estigarribia sono più lineari, Moralez lavorarava spesso venendo anche dentro al campo. D’Alessandro ha grande velocità, in casa Moralez è stato spesso determinante ma mi aspettavo qualche gol in più: ora vedrò se in Messico si metterà a segnare con continuità, se succede vado a prenderlo per i capelli (ride, ndr). Scherzi a parte, ho parlato con lui un paio di giorni prima che partisse e mi ha spiegato che era una scelta importante, di vita e dal punto di vista economico. Ci siamo abbracciati, non si poteva rifiutare pur essendo lui molto legato all’Atalanta».

E chi arriverà? Reja, ora, si aspetta qualcuno dal mercato? «Beh, certamente. La società sta lavorando molto, io vorrei che si chiudesse prima possibile perché se dovesse arrivare qualcuno da fuori Italia è normale che servirà un po’ di tempo per l’ambientamento. Se si riuscisse a chiudere qualcuno a brevissimo, nel giro di qualche giorno, non sarebbe affatto male. Da oggi, nei prossimi 30 giorni, giocheremo 7 partite: se arriva qualcuno bisogna che si inserisca il più in fretta possibile. Ci sono un po’ di cose in ballo, l’ala al posto di Maxi ma non solo. C’è bisogno di uno al posto di Carmona. Vediamo».

 

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Modulo confermato e il ritorno di Pinilla. In attesa delle prossime mosse della società, la partita di Udine è dietro l’angolo e il tecnico dei bergamaschi non ha più dubbi. «Giocheremo con il 4-3-3, è il nostro modulo di riferimento. Dobbiamo scendere in campo così per cercare di imporre la nostra manovra, possiamo fare molto male davanti con il tridente e anche se sappiamo che l’Udinese si chiude molto bene credo molto in quello che possiamo fare. Dietro ho provato tutta settimana Conti, in ballottaggio ci sono lui e Bellini. A sinistra torna a disposizione Dramé anche se Brivio ha fatto buone cose, al centro della difesa dovrebbero giocare Toloi e Cherubin: Stendardo è stato colpito da un lutto, è morta la nonna e quindi sapremo solo nelle prossime ore se riuscirà a raggiungerci a Udine. In mezzo al campo giocherà Cigarini, Kurtic si muove bene ma il “Ciga” ha fatto molto bene nelle ultime gare. In generale mi piace avere due soluzioni che si equivalgono, è un bene per il gruppo». Al centro dell’attacco ci sarà Denis, e Pinilla quando tornerà a disposizione? «Ha fatto un lavoro specifico, la prima infiltrazione è stata eseguita prima di Natale mentre la seconda è avvenuta 3-4 giorni fa. Con lui c’era il nostro fisioterapista Gotti, il ragazzo ha sempre lavorato e domenica tornerà in Italia. A quel punto lo potremo valutare al meglio, magari poi basterà una settimana per averlo nuovamente a disposizione oppure servirà più tempo: ogni valutazione la potremo fare quando lo avremo qui con noi».

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