Ritardi nei "rimborsi" alle famiglie di disabili per i centri diurni, lettera alla Regione
La presidente Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali a Bergamo, ha scritto agli assessori regionali Gallera (Welfare) e Bolognini (Disabilità) per avere risposte

Nella lista delle prime strutture a essere state chiuse durante il lockdown, insieme alle scuole e ai centri aggregativi, rientrano anche i centri diurni per le persone disabili, una fetta di popolazione ritenuta particolarmente a rischio di contagio.
Ora, con la ripresa delle attività e le progressive riaperture, anche i centri per disabili della provincia di Bergamo stanno cercando di ripartire, nonostante le numerose difficoltà. Tra queste, come riporta Corriere Bergamo, il ritardo nell’erogazione da parte di Regione Lombardia della quota destinata a coprire circa il 70 per cento delle spese sostenute.

Per questa ragione la Conferenza dei sindaci, a firma del presidente Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, ha inviato una lettera agli assessori regionali Giulio Gallera (Welfare) e Stefano Bolognini (Disabilità), nella quale chiede di essere messa a conoscenza delle tempistiche e delle modalità di riconoscimento del contributo. Tra l’altro, a oggi, ancora non si conosce l’importo della quota, che dovrebbe essere calibrata sulla base del numero di persone che usufruiscono del servizio.