In carcere

Roghi ai concorrenti, rapine e teste d'agnello mozzate: il titolare di Casa Loca incastrato dalla moglie

La donna aveva assoldato un investigatore privato per seguirne gli spostamenti con l'amante. Fondamentali gli elementi raccolti

Roghi ai concorrenti, rapine e teste d'agnello mozzate: il titolare di Casa Loca incastrato dalla moglie
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Lo ha fatto pedinare da un investigatore privato, ne ha seguito le mosse per scovare i suoi incontri con l'amante e ha rivelato dettagli fondamentali in caserma. È in questo modo che si è rivelata fondamentale alle indagini la moglie albanese del pachistano titolare di fatto della Casa Loca di Curno, oggi in carcere in quanto responsabile di diversi furti e rapine, ma soprattutto dei due roghi che, uno nel 2019 e uno nel 2021, danneggiarono e distrussero il Liv Club di Seriate.

Massima spregiudicatezza

Come spiega il Corriere Bergamo, la ricostruzione dei militari e del pm Emanuele Marchisio vedrebbe il pachistano andare di persona ad appiccare il fuoco al Liv Club la prima volta. La seconda avrebbe invece affidato la missione a dei complici, pagandoli uno in denaro o l'altro con il dono di un'auto. Il tutto, per una questione di dj e di concorrenza. Le intercettazioni mostrano come l'uomo fosse non solo determinato, ma anche spregiudicato nel compiere queste azioni.

Il colpo fallito 

Non solo, il pachistano avrebbe pianificato anche una rapina in villa a Cernusco Lombardone (Lecco), a ottobre 2020, complice anche l'amante bergamasca di Palazzago e due albanesi dediti a furti. A immortalare il gruppo e le azioni è stato l'investigatore provato assoldato dalla moglie del pachistano per seguirlo nei suoi appuntamenti con l'amante. Il colpo non andò a segno, o meglio, non venne mai completato, ma si fermò alla fase degli appostamenti.

La testa di agnello mozzata

A segno invece la rapina con sequestro di un dipendente alla sala slot Vlt For fun a Cortenuova, il 28 dicembre 2019, quando l'uomo e i suoi complici, con passamontagna sul volto e semiautomatica puntata, si fecero consegnare quasi 20 mila euro. In questo caso, anche una guardia giurata è stata coinvolta in quanto fece da basista. Il quadro già poliedrico per varietà di violenze e reati, si completa con l'accusa di minacce. Nell'ottobre 2021, il pachistano fece recapitare a casa dell'ex dell'amante una testa di agnello mozzata.

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