un gesto vile

Rubata l’apparecchiatura ai due giovani che con il Covid garantivano radiografie a domicilio

Matteo Ruggeri, 25 anni, e Marco Spezia, 26 anni, hanno fondato la Rs Diagnostic srl. Il colpo martedì mattina, nelle vicinanze di Campagnola

Rubata l’apparecchiatura ai due giovani che con il Covid garantivano radiografie a domicilio
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Nei mesi più duri del contagio Matteo Ruggeri, 25 anni, e Marco Spezia, 26 anni, avevano offerto sostegno a chi non poteva o aveva difficoltà a spostarsi dalla propria abitazione, soprattutto anziani, eseguendo radiografie a domicilio. Una soluzione che aveva consentito anche di evitare sovraccaricare di ulteriore lavoro gli ospedali del territorio, già saturi.

Ora i due fondatori della Rs Diagnostic srl rischiano di subire un forte contraccolpo alla loro attività, perché qualcuno ha rubato la costosa apparecchiatura utilizzata per effettuare gli esami diagnostici domiciliari. Un gesto vile, soprattutto per il tempismo con cui è stato messo in atto, all'alba di quella che pare essere la terza ondata di contagi

Come riportato dall’Eco di Bergamo il furto è avvenuto nella mattinata di martedì 12 gennaio nel quartiere di Campagnola, dove risiede Marco Spezia. Di ritorno da un intervento a Milano, dopo una piccola pausa per sbrigare questioni burocratiche, i due giovani tecnici di radiologia sono ripartiti per andare ad Azzano San Paolo da un paziente. Soltanto dopo essere arrivati ad Azzano si sono resi conto del furto e hanno dovuto rimandare a data da destinarsi le radiografie che avevano in programma, in attesa di ricevere la nuova apparecchiatura che è già stata ordinata.

Il colpo sarebbe stato messo in atto da un ladro esperto, visto che i segni di scasso sullo sportello posteriore del furgone erano minimi e difficili da notare. Probabile anche che ci fosse più di un ladro presente, viste le dimensioni e il peso dello strumento per le radiografie.

I ragazzi, che hanno fondato l’azienda alla fine del 2019, nel corso degli ultimi dodici mesi hanno messo la propria competenza al servizio di circa 2 mila pazienti, di cui la metà concentrati tra marzo e maggio. Fortunatamente la seconda ondata nella Bergamasca pare stia procedendo con proporzioni diverse, sia per numero assoluto di contagi sia per la violenza dell’epidemia.

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