In collaborazione con italtrans

Scrivi a Santa Lucia: mandaci la tua letterina e fai del bene

Per ogni letterina inviata, un pasto donato a chi ne ha più bisogno

Scrivi a Santa Lucia: mandaci la tua letterina e fai del bene
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Santa Lucia ha portato doni a tutti i bergamaschi quando erano bambini, senza distinzioni. Da tutti, figli di operai o di commercianti, di professionisti o industriali, contadini o artigiani, è stata attesa con trepidazione che si fa sempre più forte, a cominciare da novembre, fino alla notte speciale, quella fra il 12 e il 13 dicembre, quella di Santa Lucia, “la notte più lunga che ci sia”. Ovvio che sia lunga: con tutto il lavoro che la santa deve fare con il suo asinello...

Cara Santa Lucia, vorrei...

Prima Bergamo, in collaborazione con Italtrans, ha deciso di sottolineare il valore di questa tradizione bergamasca, mutuata dalla Serenissima Repubblica di Venezia, che ha valore per i bambini, ma anche per gli adulti. Perché tutti abbiamo un dono che vogliamo chiedere a Santa Lucia, per noi stessi o per le persone alle quali vogliamo bene. Per questo il nostro giornale apre le sue pagine alle letterine e non importa l’età di chi le invierà.

Vanno tutte bene. Ognuno può interpretare liberamente il senso di una lettera a Santa Lucia, sebbene rivolgersi alla santa di Siracusa (che è celebre anche nei Paesi del Nord Europa) significhi tornare un po’ bambini e allora fare rivivere le speranze, i sogni, i desideri di felicità.

Le lettere le pubblicheremo sui prossimi quattro numeri del nostro settimanale, dal 20 novembre all’11 dicembre compresi. Basta che entriate nel sito che abbiamo creato appositamente: carasantaluciavorrei.it che sarà attivo proprio da oggi, venerdì 6 novembre.

Entrate nel sito e scriveteci!

Mandaci la tua letterina e fai del bene

Non lo facciamo solamente per dare modo ai bergamaschi di esprimersi, di tirare fuori desideri e anima fanciullesca. Lo facciamo anche per fare del bene a chi ha bisogno infatti ogni letterina vale un pasto!

Cosa significa? Prima Bergamo, per ogni letterina che invierete donerà alla Fondazione Banco Alimentare un contributo per distribuire 500 grammi di alimenti, cioè un pasto, (stima adottata dalla European Food Banks Federation) a chi si trova in difficoltà.

La Fondazione Banco Alimentare la conosciamo tutti: ogni giorno combatte lo spreco di cibo, recupera le eccedenze da diversi donatori nella filiera alimentare (dai produttori, ai negozi, ai supermercati, ai ristoranti) e fa in modo che cibo buono che andrebbe buttato possa invece essere utile a chi fa fatica a mettere in tavola un piatto per sé o per i propri figli.

In questi mesi difficili, con il Coronavirus che è tornato a farci preoccupare, la nostra iniziativa vuole essere né più né meno di quelle candele, di quelle lucine accese a contrastare la lunga notte: un piccolo segno di speranza.

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