Se non riuscite ad addormentarvi provate con le bolle di sapone

A volte, anche per addormentarsi, basta davvero poco: un pizzico di fantasia, ricorrendo perfino a comportamenti ‘immaturi’, o che riterreste inadeguati a fare calare la palpebra. Ne scoprirete delle belle, perché Morfeo può arrivare, non sulle ali di un cavallo alato, bensì accompagnato da bolle di sapone, oppure sgambettando su d un tapis roulant (strano ma vero), alla sera o anche prima di andare a letto. Non sono palliativi o esperimenti dell’ultima disperata ora, prima di cadere morti dalla stanchezza, ma scientificamente provati da esperti del sonno di tutto rispetto che, pure loro, qualche problemino nel dover contare le pecore lo hanno avuto.
7 trucchi a prova di Morfeo. Alcuni vi possono sembrare scontati, altri eccentrici, altri ancora impensabili. Qualunque sia la vostra opinione su questi trucchetti pro-addormentamento, la conclusione è una sola: sembrano funzionare per davvero e durare pure per tutta la notte, consentendovi cioè un sonno ristoratore (anche nel caso siate sonnambuli incalliti) fino al suono della sveglia.
1 - Bolle di sapone
Ritornare bambini, recuperando uno dei giochi-passatempo più amati dell’infanzia: le bolle di sapone. Pare infatti che mettersi a soffiare dentro quel cerchietto e produrre bolle leggere, grandi e piccole, volatili e dalle sfumature dell’arcobaleno che esplodono poi nell’aria in un baleno, possa aiutare ad addormentarsi più in fretta. A patto che ci si dedichi a questa pratica rigorosamente prima di andare a letto perché, secondo uno studio americano della Johns Hopkins University, produrrebbero uno stato di rilassamento eccezionale; un po’ come fare degli esercizi di respirazione, che riescono a calmare la mente e l corpo. Con il vantaggio però che le bolle, essendo un’azione ludica e affatto impegnativa, riescono ad allontanare momentaneamente da pensieri stressanti che con il sonno proprio non ci azzeccano proprio.
2 - Esercizi di concentrazione
Meglio definirla concentrazione, da attuarsi con tutti i crismi. Ovvero sedendosi comodi, con gli occhi chiusi e contando i respiri per un tempo minimo dai 3 ai 15 minuti. Sarà la posizione, il focalizzare il pensiero sul diaframma o sull’aria che esce dal naso, fatto sta che sembra proprio che questa pratica favorisca la concentrazione. E se, a un certo punto, la mente dovesse riprendere la propria strada verso le preoccupazioni (come può accadere), non occorre fare altro che re-iniziare a contare i respiri. Secondo alcuni ricercatori del Nepal questa meditazione-concentrazione, praticata per alcuni minuti tutti i giorni, può aiutare a fare diminuire la pressione sanguigna e la frequenza dei battiti cardiaci, che significano in pratica meno ansia e più facilità a prendere sonno.
3 - Leggere a letto
Leggere un libro sotto le coperte, ma un volume piacevole, si intende, e non un mattonazzo che resta sullo stomaco. Sebbene sia stato detto e stradetto che il letto vada usato solo per dormire o per fare l’amore, da New York, in America, fanno sapere che rigirarsi nel letto perché non si riesce a dormire è stressante a tal punto da produrre una dose di adrenalina tale da fare dire definitivamente addio a Morfeo. Dunque, quando necessario, a letto è concesso pure leggere un libro che può aiutare la mente a distrarsi, permettendo alla stanchezza di prendere possesso del corpo. Se proprio la lettura non fa per voi, potete tentare con una sorta di ‘autoipnosi’, immaginandovi mentre lanciate 50 tiri liberi o giocate a golf. Questa personale visualizzazione sembrerebbe in grado di ridurre l'ansia e dare avvio al processo che porta finalmente al sonno.
4 - Ascoltare musica rilassante
Musica, maestro! Non qualunque si intenda, ma quella dai ritmi lenti e dalle tonalità pacate che possono contribuire a diminuire la frequenza cardiaca e la pressione. Insomma quelle musiche che favoriscono il rilassamento. Qualche esempio? Ascoltare il rumore delle onde o della pioggia o anche della musica classica, a seconda delle proprie preferenze.
5 - Andare in palestra o fare movimento
Un po’ di movimento. Vale a dire, quattro salti in palestra dopo il lavoro, al posto dell’happy hour seppure questo passatempo sia certamente più gradito, perché il moto può aiutare a cedere al sonno. Secondo uno studio svizzero, compiere una attività fisica intensa di circa 90 minuti prima di andare a letto, stimolerebbe la riduzione dei livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, favorendo di conseguenza il sonno.
6 - Mai guardare la sveglia
Lancette, addio. Anche nel caso in cui ci si svegli nel cuore della notte, non fate l’errore di guardare l’orologio per verificare quanto tempo vi separa dal suono della sveglia. Il conteggio o la realizzazione mentale di questo fatto, secondo l'American Academy of Sleep Medicine, specializzata nella cura dei disturbi del sonno, porterebbe solo a maggiore ansia, ostacolando il riaddormentamento. Dunque il consiglio è non tenere a portata di mano e di vista orologi o radio sveglie con il display che si illumina o anche cellulari che rappresentano anch’essi una tentazione anti-Morfeo.
7 - Farsi una lista (mentale) di cose da fare
Fate una lista, non della spesa, ma delle questioni da sbrigare l’indomani. Se si giunge stressati a fine giornata con mille pensieri che ronzano nella mente tanto che il cervello non riesce a scaricarsi continuando a elaborare fatti e informazioni, stando al suggerimento della Columbia University, in America, è bene provare a redigere un elenco dei compiti a casa o professionali che possono competervi nel corso della successiva giornata. Mettere nero su bianco le incombenze da svolgere, darà la sensazione di un maggiore controllo della situazione, favorendo (si spera, ma secondo gli esperti è proprio così), il relax.