dA 45 A 60 milioni

Seat, Percassi rilancia

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GFI di Vittorio Farina e Odissea di Antonio Percassi hanno avanzato una nuova offerta a Seat Pagine Gialle, a Seat Pagine Gialle Italia e agli organi della procedura concordataria congiunta, per il tramite di D.Holding, finanziaria costituita per l'operazione Seat, di cui detengono il 50% in misura paritetica, .
Si tratta di una nuova proposta, migliorativa rispetto a quella avanzata lo scorso 9 maggio, che prevede  un’integrazione tra Dmail Group, Seat Pagine Gialle e Seat Italia. Si tratta di una proposta “vincolante per una possibile integrazione tra Dmail, Seat e Seat Italia, a servizio delle procedure di concordato preventivo di queste ultime”.

In sintesi, l’offerta prevede:
1. Un incremento di 14 milioni della somma di denaro offerta ai creditori chirografari, ovvero i creditori non privilegiati e che non godono di alcun diritto di prelazione. Dagli originari 46 milioni del 9 maggio scorso si arriva a un totale di 60 milioni.
2. La possibilità di scambiare il 99,75% delle azioni rivenienti dalla fusione tra Seat e Seat Italia con una quota del 55% delle azioni Dmail risultanti dall'aumento di capitale a servizio dell'offerta, anziché con la quota del 40% indicata nella proposta del 9 maggio.

Tuttavia, la proposta resta condizionata ad alcuni punti fermi, su cui la D.Holding non intende fare sconti: innanzitutto devono essere eseguiti gli accordi di ristrutturazione di Dmail previsti, a seguito dei quali dovranno poi divenire efficaci, in D-Holdinh,le partecipazioni che saranno acquistate da Farina e Percassi, dopo l'aumento di capitale previsto per Dmail. Infine, come è ovvio, dovrà raggiungersi l'omologazione delle proposte di concordato preventivo di Seat e Seat Italia.

Nonostante il miglioramento dell'offerta, al momento a Piazza Affari il titolo Seat Pagine Gialle non reagisce, rimanendo stabile. Cala di poco, invece, Dmail, scambiando a quota 3,946 euro.

La questione Seat Pagine Gialle è nata quando la storica società italiana, dopo aver raggiunto per anni valori stratosferici in Borsa, ha subito un crollo sul mercato. E ha chiuso il bilancio 2013 con 460 milioni di perdite. A maggio, Vittorio Farina e Antonio Percassi hanno avanzato la loro proposta: una somma di 40 milioni a disposizione dei creditori finanziari (banche creditrici e possessori di titoli obbligazionari); il concambio con azioni Dmail; i creditori privilegiati soddisfatti al 100%; 6 milioni messi a disposizione per i creditori chirografi; l'assegnazione di warrant gratuiti agli piccoli azionisti di Seat (fino a 30 mila azioni possedute) per l’acquisto di titoli Dmail, il gruppo candidato a rilevare la società, con uno sconto del 50 per cento. 
In seguito, i fondi titolari di bond e credito Seat, che rappresentano la maggioranza del credito totale, si sono opposti. E oggi i due imprenditori rilanciano. I tempi stringono, perché la proposta deve essere approvata dai creditori prima del giudizio sul concordato preventivo, fissato per metà luglio.

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