A rischio Medie e Liceo

Il Seminario minore sta chiudendo?

Il Seminario minore sta chiudendo?
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«Coltiviamo un sogno!». Era lo slogan issato da un gruppo di ragazzi lo scorso dicembre a Reggio Emilia, in occasione di Atalanta-Lione. Le tinte neroazzurre lasciavano pensare al sogno (avverato) degli uomini di Gasperini, ma chiaro era e resta il riferimento al cammino vocazionale che quei ragazzi vivono nel nostro Seminario, ormai l’unico “minore” nel Nord Ovest (e fra i pochissimi in tutta Italia) a portare avanti medie, biennio e triennio.

I numeri in calo. Da qualche anno i numeri legati alle vocazioni sono in calo, al punto che alcune realtà diocesane hanno rimodulato la propria attività. Bergamo, pur rimanendo un’isola felice nel panorama nazionale, ha avvertito non poco questa tendenza e già a partire dal 2010-2011 la Scuola Papa Giovanni XXIII, retta in Seminario da don Marco Salvi, ha aperto le porte agli studenti esterni (solo maschi). Ora il problema si ripropone in tutta la sua urgenza, non solo per le ordinazioni (sette negli ultimi due anni) ma per i numeri sempre più ridotti di ragazzi e adolescenti, che mettono sul tavolo un problema di sostenibilità.

 

 

Un lavoro d'equipe. D’altro canto se nel 1979 i seminari minori in Italia erano circa duecento, ora se ne contano una sessantina o forse meno. Per evitare che anche a Bergamo a decidere sia la “scure” degli economi (obbligati non tanto a far pareggiare i conti, quanto a rendere sostenibile l’indubbio sforzo economico passivo), è stato avviato un articolato e approfondito lavoro di equipe ad ogni livello, per dare forza nuova ad una proposta formativa e vocazionale che deve confrontarsi con mutati scenari sociali.

Il Seminario minore oggi. Oggi il Seminario minore di Bergamo comprende un’ottantina di allievi, suddivisi fra la Comunità delle Medie, che ha sede in un grande stabile indipendente alle spalle della Marianna, e quella del Liceo (suddivisa in Biennio e Triennio), a pochi passi dalla chiesa ipogea, nel palazzo modernamente ristrutturato circa cinque anni fa. Ad unire tutti in un unico gruppo è, fisicamente, il tunnel sotterraneo che unisce le Medie al corpo principale di via Arena, ma anche e soprattutto la scuola, con medie, liceo classico e liceo delle scienze umane.

 

 

Il parere dell'esperto. Per allargare la riflessione alle famiglie dei seminaristi, è arrivato nelle scorse settimane anche un “guru” specializzato: don Gianni Magrin, direttore dell’Ufficio Diocesano per le vocazioni e del Centro Ora Decima a Vicenza. Don Magrin ha pubblicato nel 2016 il libro Il Seminario minore: una sfida educativa per la chiesa italiana (ed. Il Messaggero Padova) . «Il Seminario minore - afferma don Gianni - fino a pochi anni fa, era una garanzia per il passaggio dei seminaristi, dopo l’esame di maturità, in seminario maggiore. Oggigiorno sembra non essere più così. Da una parte, il numero di preadolescenti e...»

 

Per leggere l’articolo e la tabella completi rimandiamo a pagina 15 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 8 marzo. In versione digitale, qui.

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