Dalle ultime elezioni nel 2013

In Senato è un gran via vai Uno su 4 ha cambiato casacca

In Senato è un gran via vai Uno su 4 ha cambiato casacca
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Tra lunedì 13 e martedì 14 ottobre, in Senato, un nuovo scossone ha coinvolto prima il Movimento 5 Stelle, successivamente Nuovo Centrodestra e, di conseguenza, anche il Partito Democratico, al governo con le forze guidate da Angelino Alfano. A Palazzo Madama infatti, in 24 ore, sono ben due i senatori che hanno deciso di cambiare gruppo: prima è toccato a Cristina De Pietro, esponente ligure dei pentastellati, la quale, senza motivazioni, ha deciso di passare al Gruppo Misto, portando a 15 il numero di senatori che hanno lasciato Grillo e compagni da inizio legislatura. Ncd, invece, perde il suo terzo senatore: si tratta di Antonio D’Alì, ex berlusconiano convinto, potente uomo di Ncd in Sicilia che ha deciso di abbandonare Alfano per tornare dal suo “padre politico”, Silvio Berlusconi, che l’aveva trascinato in campo nel 1994 e che gli aveva affidato importanti incarichi di governo nel suo secondo e nel suo terzo esecutivo. Se M5S deve fronteggiare soprattutto un malcontento interno, Ncd sta invece vivendo un terremoto che rischia di mettere in dubbio la sua stessa esistenza: dagli azzurri fanno infatti sapere che sono pronti a seguire D’Alì almeno altri 5 senatori, cosa che, se confermata, renderebbe Ncd una forza debole e costringerebbe Renzi a rivedere i numeri del Pd al Senato e le alleanze di governo.

Si cambia spesso, soprattutto al Senato. Grazie al sito Openpolis si possono studiare i movimenti dei parlamentari sia alla Camera che al Senato. Si nota così che è soprattutto a Palazzo Madama che si decide di abbandonare la vecchia strada per tentarne una nuova: contando anche la De Pietro e D’Alì (che ancora non hanno formalizzato il loro cambio di casacca), sono già 80, da inizio legislatura, i senatori che hanno deciso di cambiare. La maggior parte di questi sono ex membri del Partito della Libertà che hanno seguito Alfano nell’esperienza di Ncd. Recordman indiscusso, nella legislatura in corso, di cambio casacche, è il senatore Luigi Compagna: per ben 5 volte, infatti, ha salutato i vecchi colleghi per trovarne di nuovi. Eletto nella circoscrizione Campania, Compagna parte dal Gruppo Misto per legarsi, inizialmente, al nuovo partito Grandi Autonomie e Libertà (Gal), guidato dall’ex Pdl Mario Ferrara. Poco tempo dopo, Compagna si riavvicina agli ex amici del Pdl, confluiti in Ncd e decide così di unirsi agli uomini di Alfano. Ma, a quanto pare, ne rimane deluso e decide di tornare a Gal. A quanto pare, però, Compagna non ha ancora le idee ben chiare, tant’è che attualmente è tornato a far parte di Ncd. Simile al cammino di Compagna è anche quello di Paolo Naccarato, eletto con la Lega, migrato in Gal, passato da Ncd, per essere oggi nuovamente un senatore di Gal. Molto più lineari i movimenti dei senatori (o “cittadini”, come vogliono farsi chiamare loro) che hanno abbandonato M5S: tutti e 15 sono andati a rinfoltire il Gruppo Misto, che così conta, attualmente, 24 senatori tra le sue fila, quinta “forza politica” di Palazzo Madama dopo Pd, Forza Italia, M5S e Ncd, ma davanti a Lega, Scelta Civica, Partito Socialista Per le Autonomie, Gal e Popolari per l’Italia.

Più calma alla Camera. Se guardassimo solo i numeri, sembrerebbe che anche alla Camera dei Deputati i cambi di casacca siano all’ordine del giorno: si registrano 75 deputati che hanno deciso di cambiare. In realtà, però, la maggior parte di questi passaggi sono costituiti da deputati che sono entrati a far parte, ad inizio legislatura, del nuovo partito di Alfano, Ncd, o del nuovo partito guidato da Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia. Non mancano comunque deputati che hanno dimostrato di non aver sempre avuto le idee proprio chiare. Angela Rosaria Nissoli, detta Fucsia, è stata eletta nella circoscrizione estero per l’America Centrale e Settentrionale e, una volta approdata a Montecitorio, ha deciso di unirsi a Scelta Civica. Poco dopo però l’abbandona, per accasarsi al Gruppo Misto, dove resta solo due giorni, prima di tornare in Scelta Civica, tra le polemiche. Attualmente fa parte dei Popolari per l’Italia, gruppo politico nato da una branca di Scelta Civica. Anche i deputati Gea Schirò e Gregorio Gitti, nell’attuale legislatura, hanno cambiato più volte casacca: entrati a Montecitorio in Scelta Civica, sono poi passati ai Popolari per l’Italia per approdare infine, recentemente, al Partito democratico. Attualmente, il Gruppo Misto della Camera conta 34 deputati, ben 25 in più di Fratelli d’Italia (ha solo 9 deputati), 18 in più di Popolari per l’Italia (16), 14 in più di Lega Nord (20) e 9 in più di Sel (25), che ha perso ben 12 deputati, di cui 3 passati al Pd e 9 al Gruppo Misto.

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