Sequestri nelle sale eSport, interrogazione in Parlamento dei leghisti Belotti e Pergreffi
Lo scorso fine settimana l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sulla base di un esposto, ha posto i sigilli ai locali, tra i quali c’è anche l’eSport Palace di via Carducci a Bergamo
Non è stato di certo un bel fine settimana per i titolari delle sale eSport e Lan, che in tutta Italia si sono visti sequestrare i computer dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Qui a Bergamo sono stati messi i sigilli anche all’eSport Palace in via Carducci, ma sulla questione vogliono però chiarimenti Daniele Belotti e Simona Pergreffi, rispettivamente deputato e senatrice della Lega: «Riteniamo sconcertante e grave il blitz messo in atto ieri sera dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nelle sale italiane di eSport dove sono stati messi sotto sequestro le apparecchiature e i computer – si legge nella nota pubblicata il primo maggio scorso dai due esponenti del Carroccio -. Secondo l'Adm non verrebbero rispettate le procedure e le norme di legge, ma di fatto tutto il comparto degli eSport non ha ancora una legislazione. Nonostante questo, con un autentico blitz in stile poliziesco, la Direzione delle Dogane sta criminalizzando un intero settore che in Italia garantisce migliaia di posti di lavoro, milioni di utenti, campioni a livello internazionale […], oltre che eventi da migliaia di partecipanti come Milan Games Week o Lucca Comics & Games».
Il provvedimento deriva da un esposto presentato dall’amministratore delegato di Led Srl e proprietario di diverse sale giochi della catena JoyVillage, Sergio Vittorio Milesi. Nel documento da lui inviato all’ente statale si ritiene che, mentre gli apparecchi delle sale giochi siano sottoposti a controlli severi per evitare l’esercizio illegale di gioco d’azzardo, nelle sale eSport e Lan siano installati pc e console dove, tramite noleggio, anche minorenni potrebbero accedere a giochi e contenuti senza alcuna regolamentazione o controllo. Milesi ha fatto richiesta di verificare gli aspetti legali, domanda a cui l’Agenzia ha dato seguito con il sequestro dei dispositivi.
Secondo i parlamentari leghisti, tuttavia, il provvedimento creerebbe un pericoloso precedente, mettendo a rischio la categoria e la possibilità di provare nei centri commerciali un gioco su un dispositivo o una console in esposizione, oltre che simulatori a disposizione dei visitatori nei musei delle più importanti case automobilistiche italiane.
«Mentre in tutta Europa le sale eSport si stanno diffondendo ovunque, in Italia vengono chiuse con i sigilli, con un provvedimento che all'estero viene definito addirittura ridicolo – hanno concluso Belotti e Pergreffi -. In merito a questo sconcertante provvedimento da parte dei Monopoli, presenteremo un'interrogazione urgente al Governo e chiederemo un incontro immediato con la direzione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli».