Meglio un pari che una sconfitta Ma ora la squadra deve rifiatare

Prima un delitto non vincerla, poi tanta fortuna nel non perderla. Alla fine un punto che non soddisfa in pieno ma che in questo momento non va assolutamente buttato. Sotto una pioggia battente, con le fatiche di Cipro nelle gambe e gli ultimi 25' minuti di gara giocati in dieci uomini, l’Atalanta non va oltre il pareggio per 1-1 in casa contro la Spal e sale a quota 16 punti in classifica. Qualche occasione fallita e una rete da rivedere annullano il vantaggio di Cristante, ma dopo l’1-1 di Rizzo il direttore di gara Chiffi caccia dal campo Freuler giudicando da rosso un fallo di gioco rude ma tutt’altro che violento e la squadra di Gasperini esce dal campo abbacchiata con il secondo pareggio consecutivo subìto negli ultimi giorni e tanto bisogno di ricaricare le pile. Il migliore in campo dei nerazzurri, alla fine, è Berisha: le sue parate e un palo salvano il risultato, con la Spal che nel finale poteva addirittura conquistare il bottino grosso.
Qualche cambiamento nelle scelte di Gasperini rispetto a quanto previsto in sede di presentazione: Ilicic, tra i più presenti in campionato e coppa, finisce direttamente in tribuna, con Gomez, Petagna e Cristante a completare il trio d’attacco. In mezzo al campo, de Roon e Freuler sono gli interni mentre Hateboer e Spinazzola (convocato da Ventura in Nazionale) presidiano le fasce; in difesa questa volta il turno di riposo tocca a Masiello, con Palomino, Toloi e Caldara davanti a Berisha. Nella Spal il 3-5-2 scelto da Semplici propone Paloschi e Antenucci coppia d’attacco, con Borriello in panchina e l’altro ex atalantino Grassi nel ruolo di interno destro. Pioggia battente sull’ex Comunale, buona presenza di tifosi sugli spalti con oltre cinquecento sostenitori arrivati da Ferrara nel settore ospiti.








In un clima da lupi (freddo e acqua a catinelle), la gara inizia con ritmi abbastanza bassi: al 2’ l’ex Paloschi si fa subito vedere su bel cross di Viviani e gira di testa un pallone insidioso che passa poco lontano dal palo. I nerazzurri ritornano subito a comandare le operazioni e al 10’ Petagna inizia a distribuire assist trovando Hateboer che calcia di sinistro ma viene stoppato da Gomez; al 14’ il centravanti triestino trova il gol da due passi con un bel colpo di testa (cross di Gomez) ma l’azione viene vanificata dalla bandierina alzata di Vuoto che segnala il fuorigioco. La squadra orobica continua a creare gioco e dopo alcuni calci d’angolo infruttuosi arriva la rete del vantaggio a firma di Bryan Cristante: il centrocampista nerazzurro buca sul primo palo Gomis con un destro di prima intenzione, merito anche di un bellissimo assist di Toloi (23’), mettendo la gara sui binari migliori. Al 25’ lo stadio s’infervora per un fallaccio di Salomon su Gomez (nemmeno ammonito), mentre al 28’ la catena di destra costruisce un’ottima combinazione tra Hateboer e Freuler, con de Roon che arriva al tiro da dentro l’area bloccato da Gomis. Nel finale di primo tempo la Spal cerca di rimettersi in carreggiata: al 41’ Viviani disegna su punizione un destro da applausi che si insacca all’incrocio ma l’azione era ferma per qualche problema in barriera. Sulla ripetizione, il destro è meno preciso e il pallone sfila alto. Al 44’, azione pazzesca della Dea in profondità, iniziata e conclusa da Petagna (Hateboer, Cristante, Hateboer gli autori dei tocchi successivi), ma anche stavolta una posizione irregolare dell’esterno olandese manda tutto alle ortiche.








In apertura di ripresa i nerazzurri cercano di trovare subito il raddoppio: al 49’ Gomez mette al centro per Petagna che da ottima posizione gira di testa sul fondo; lo stesso numero 29 al 58’ è bravo ad andare in profondità, ma il suo cross è leggermente alto per Gomez e l’azione sfuma. Un minuto dopo, la Spal si fa vedere per la prima volta in proiezione offensiva (cross di Paloschi per Mattiello, para Berisha), ma al 62’ è ancora l’Atalanta a sfiorare il raddoppio con Gomez: cross di Hateboer, il numero 10 controlla e dal dischetto manda la palla fuori di un soffio con Gomis immobile a centro porta. Poi gli ospiti, al 64’, trovano abbastanza casualmente il gol del pareggio: da una rimessa laterale la palla viene rifinita da Antenucci per il neo entrato Rizzo, che da posizione decentrata scarica un destro a giro sul palo più lontano dove Berisha non può arrivare. Con ancora mezz’ora abbondante da giocare, i nerazzurri avrebbero tutto il tempo per sistemare le cose, ma al 69’ il direttore di gara Chiffi di Padova decide di ergersi a protagonista e caccia Freuler dopo aver verificato il Var: il fallo dello svizzero c’è, ma il cartellino rosso appare una decisione spropositata visto che non c'è cattiveria nell'intervento del mediano atalantino.
Con le fatiche di coppa nelle gambe e l’uomo in meno, i nerazzurri calano e nonostante i cambi Haas per Petagna e Gosens per Spinazzola, la Dea non riesce più a venire fuori con pericolosità e solo un paio di episodi salvano il risultato. Viviani all’82’ manda fuori di un soffio un sinistro da fuori area e a un minuto dalla fine lo stesso Viviani costringe Berisha al miracolo in tuffo. Al 90’ è provvidenziale la zuccata di Toloi, che manda la palla sul palo dopo il sinistro di Antenucci. Al fischio finale, dopo 4’ minuti di recupero, l’amarezza per l’ennesima rimonta subita è forte, ma dopo l’espulsione di Freuler la gara si è ribaltata e anche il punto alla fine non è da buttare. Meno male che c’è la sosta, l’Atalanta ha bisogno di rifiatare.
Atalanta-Spal 1-1
Reti: 23’ Cristante (A), 64’ Rizzo (S)
Atalanta (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler, Spinazzola (75’ Gosens); Cristante (62’ Kurtic), Petagna (75’ Haas), Gomez. All. Gasperini.
Spal (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari (40’ Costa), Felipe; Lazzari, Grassi (76’ Schiavon), Viviani, Mora (61’ Rizzo), Mattiello; Paloschi, Antenucci. All. Semplici.
Arbitro: Chiffi di Padova (Vuoto e Bottegoni; Gavillucci; Valeri e Giallatini).
Ammoniti: 61’ Felipe (S), 88’ Mattiello (S).
Espulsi: 69’ Freuler (A).