Crudeltà sugli animali

Seriate, pitbull lasciato a morire salvato grazie a vicini e muratori

Seriate, pitbull lasciato a morire salvato grazie a vicini e muratori
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Sebbene il XXI secolo sia iniziato da tempo, non siamo ancora riusciti a debellare la piaga del maltrattamento dei cani, ancora troppo spesso vittime di uomini senza scrupoli, né coscienza. L’unica fortuna sono i cittadini, che, testimoni di violenze e maltrattamenti, non esitano a contattare le forze de ll’ordine per denunciare queste situazioni.

È quello che ha fatto una signora seriatese, residente in via Dante, che ha telefonato al comando della Polizia locale. La testimone aveva notato un cane su un terrazzino di uno stabile di via Molino Vecchio: era lì legato ormai da giorni, denutrito, senza alcun riparo dal cocente sole. Sul posto si sono immediatamente recati tre agenti della Polizia, per verificare la segnalazione. Qui sono stati subito fermati da un muratore, che li esortava a passare dal cantiere nel quale stava lavorando, per verificare meglio le condizioni del cane. Ciò che hanno trovato andava ben oltre lo scenario di un povero animale sotto il sole: il cane, di razza pitbull, era infatti legato a una corda con una lunghezza inferiore a un metro e mezzo, tale da non potergli consentire di entrare per ripararsi dal sole (quel giorno la temperatura superava i 37 gradi). Niente cuccia, niente tettoia, niente casetta. Gli altri operai edili presenti hanno spiegato che da tempo il cane è legato sul terrazzino, non solo ora, e - ancor peggio - sia in estate sia in inverno. Hanno infatti dichiarato d’averlo spesso sentito lamentarsi e guaire: quel giorno, visto il grande caldo, l’avevano più volte rinfrescato utilizzando una canna dell’acqua, cosicché avesse un po’ di frescura.

 

 

Gli agenti non hanno esitato e sono saliti verso l’appartamento, all’ultimo piano di una palazzina. Qui hanno trovato la porta d’ingresso completamente sfondata; all’interno non c’era nessuno. L’abitazione era in stato di abbandono totale, disordine, degrado, rifiuti e sporcizia, nonché un penetrante odore di urina. Raggiunto il terrazzino, gli agenti hanno trovato il pitbull, un maschio dal manto nero tigrato, in un evidente stato di sofferenza e di affanno. Il poverino respirava a fatica: sul terrazzino, una ciotola con pochissima acqua imbevibile perché bollente al tatto. La corda con cui era tenuto legato era formata da due vigorosi lacci di scarpe. Attorno al cane, sporcizia ed escrementi, dalla puzza acre e pungente. La porta che separava il terrazzino dal vano scale era stata ridotta in brandelli dalle unghie dell’animale che cercava un riparo.

L’abitazione risultava intestata a un uomo di 53 anni, nato nella repubblica domenicana, che lì viveva con il figlio quindicenne. Entrambi risultano al momento irreperibili, ma sono stati denunciati per maltrattamento sugli animali. Gli agenti hanno quindi sequestrato il cane per affidarlo alla custodia del canile sanitario di Verdello.

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