Si è costituito l'ultimo membro della banda del botto. Nella loro auto tre ordigni pronti
Erano del tipo "marmotta", quello usato per far esplodere bancomat e simili. Rinvenuto anche denaro per sedicimila euro, oltre a beni di lusso

Sopra: tre bombe a "marmotta"
Si è costituito anche il quarto componente del gruppo che i carabinieri hanno individuato come responsabile del colpo alla Banca popolare di Sondrio, avvenuto lo scorso 25 maggio a Sarnico. L'operazione dei carabinieri aveva infatti permesso di fermare già tre persone, ma non il 24enne, che oggi, 4 giugno, ha deciso invece di presentarsi spontaneamente con il proprio legale di fiducia al comando provinciale dei carabinieri, a Bergamo.
Nel complesso, emergono anche nuovi dettagli sull'operazione portata avanti dai militari che con successo avevano già arrestato gli altri membri della banda gli scorsi 28 e 29 maggio a monte di un'operazione che ha interessato le province di Bergamo, Brescia, Treviso, Padova, Vicenza, Savona, Alessandria.
Le perquisizioni
Sono stati inoltre eseguiti numerosi decreti di perquisizione delegati dalla procura di Bergamo, finalizzati alla individuazione di gravi indizi di colpevolezza che sono stati effettivamente riscontrati. I carabinieri hanno rinvenuto denaro contante per oltre sedicimila euro, orologi e gioielli, attrezzi da giardino e moto ritenuti di provenienza illecita, oltre a ricetrasmittenti, passamontagna, attrezzi da scasso e numerose targhe clonate.
Nell'auto altri 3 ordigni
In particolare, in un box all'interno di un condominio residenziale nel comune di Costa di Mezzate è stata rinvenuta una Volkswagen Golf Gti grigia sulla cui targa era stata apposta una targa clonata rilevata dalla telecamere della banca di Sarnico. Al suo interno, i Carabinieri hanno repertato la carcassa di un bancomat distrutto da un'esplosione sul quale sono in corso accertamenti volti ad acclarare se sia quello della banca di Sarnico; inoltre, nello stesso bagagliaio, oltre a numerosi attrezzi da scasso, sono stati rinvenuti tre ordigni artigianali, del tipo denominato convenzionalmente marmotta, pronti all’uso, nonché due recentemente utilizzate e verosimilmente recuperate per successi reimpieghi futuri.
Ordigni fatti brillare a Zandobbio
Per questo, è stato necessario anche l'intervento del nucleo artificieri carabinieri di Milano, che ha provveduto al recupero e alla messa in sicurezza degli ordigni, il cui esplosivo ( circa 600 gr. complessivi di polvere pirica pressata) è stato poi fatto brillare presso la cava di Zandobbio.
Le indagini continuano
Nelle operazioni di questi giorni sono stati impiegati oltre ottanta Carabinieri nelle diverse province coinvolte, oltre al Nucleo Elicotteri Carabinieri di Orio al Serio. Le indagini proseguono per la complessiva ricostruzione di ulteriori eventi analoghi e furti in abitazione commessi nei mesi scorsi in provincia di Bergamo di cui gli indagati potrebbero essersi resi responsabili.
Fateli marcire in galera !!!
Stinchi di santo o di siniti???
Che cucciolo, si è presentato ai Carabinieri con il suo legale...