Siete di quelli che odiano il Natale? È tutta colpa dei vostri neuroni
Sembrerebbe impossibile da credersi, eppure anche il Natale potrebbe essere una questione di testa. Di neuroni, in particolare. Lo avrebbe dimostrato uno studio condotto dall’ospedale di Rigshospitalet, in collaborazione con l’Università di Copenhagen, in Danimarca, pubblicato sulla rivista British Medical Journal, secondo cui vivere le festività natalizie con lo spirito giusto, dipenderebbe anche dall’attivazione di determinate aree neuronali, ciascuna con una funzionalità differente, localizzate per lo più nella corteccia cerebrale.
La Reazione di Scrooge o Sindrome di Bah humbug. Pro o contro il Natale? Magari ve lo chiedete ogni anno, se questa festa vi rende felici o nervosi, e ancora non ne siete venuti a capo. Ebbene, la risposta ora c’è: la vostra predilezione al Natale dipende dal fatto che siate affetti oppure no dalla Reazione di Scrooge. Non spaventatevi, non è nulla di preoccupante, ma solo un sentimento che vi consente (o no) di vivere con empatia il Natale, dedicandovi cioè alla sua preparazione in ogni dettaglio: dall’allestimento perfetto della festa, alla scelta degli addobbi per l’albero e delle decorazioni per la tavola, fino al desiderio di offrire il dono più giusto alla persona che amate. Insomma, immedesimandovi pienamente nella bontà del 25 dicembre, come si raccomanderebbe almeno in questo giorno dell’anno, oppure di rifiutare questa calda atmosfera.
Per non smentire il clima del Natale, i ricercatori danesi che hanno scoperto questa avversione a Babbo natale hanno scelto di denominarla Sindrome di Bah humbug, che tradotto significa: «Eh via! Sciocchezze!» e che è la schietta risposta di Ebenezer Scrooge, protagonista del Canto di Natale di Charles Dickens, agli auguri calorosi del nipote. Dunque, ricapitolando, identificarvi con il nipote affettuoso di Scrooge vi aiuterebbe a vivere bene il Natale, ma se nel vostro cuore, insieme alle feste, sentite avvicinarsi la Sindrome di Bah humbug, ne fareste volentieri a meno. Come capire se, per vostra natura, siete pro o contro il Natale? Con una risonanza magnetica. Già è proprio questo il mezzo con cui gli esperti hanno scovato questo sentimento natalizio nelle aree neuronali del cervello.
Il cervello natalizio. Lo studio è ancora su piccoli numeri, ha infatti coinvolto solo 20 persone di cui metà pro e metà anti-Natale, ma i primi risultati, a detta dei ricercatori, sarebbero significativi. Tutti i partecipanti sono stati invitati a osservare 84 immagini, alcune correlate al Natale e altre neutre, mentre la reattività di cinque aree cerebrali corrispondenti in qualche modo alla coscienza veniva registrata con una risonanza magnetica. Il test è stato poi completato con la compilazione di un questionario sui sentimenti del Natale, le tradizioni famigliari o quelle legate al proprio paese di origine.
A sorpresa è emerso che l’attivazione di quelle precise aree del cervello era maggiormente espressa fra gli amanti del Natale rispetto agli Scrooge. I primi mandavano infatti segnali più intensi in corrispondenza della corteccia motoria e premotoria, che precedenti ricerche avevano già attribuito alla spiritualità, all'empatia e all'autotrascendenza. Allo stesso modo, erano più vitali anche le reazioni di una parte dei lobi parietali, anch’essi identificativi della spiritualità, e di una frazione della corteccia somatosensoriale che governa invece la percezione di sensazioni.