Faida tra trapper

Simba La Rue resta in carcere: rigettata la richiesta di revoca della misura cautelare

Il gip ha giudicato «improbabile» la versione fornita dal ventenne, accoltellato a Treviolo, delle messinscena per avere like sui social

Simba La Rue resta in carcere: rigettata la richiesta di revoca della misura cautelare
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Rigettata la richiesta di revoca della misura cautelare per Simba La Rue, nome d'arte di Mohamed Lamine Saida, che resta così in carcere dopo l'arresto dello scorso venerdì con altri otto membri del suo gruppo con accuse a vario titolo, tra cui rapina, lesioni e sequestro di persona.

Interrogato questa settimana, il trapper ventenne aveva confermato la versione del suo manager Malippa (a cui sono stati invece concessi i domiciliari): il pestaggio e il (presunto) rapimento del rivale Baby Touché dello scorso giugno non erano altro che una farsa, una messinscena per raccogliere visualizzazioni e like sui social.

Ma per il gip non si tratterebbe di una versione credibile. Anzi, l'ha giudicata perfino «improbabile». Per la precisione, come riporta L'Eco di Bergamo, nell'ordinanza si legge che «la stessa scena così come descritta dagli indagati stessi e dai testimoni esclude che la persona offesa (Baby Touché, ndr) abbia potuto agire e muoversi libero nella volontà».

Simba aveva affermato che i due si sarebbero messi d'accordo e, anzi, avevano perfino in programma di rilasciare una canzone insieme. Una presunta riconciliazione a cui – come ha annotato il gip – «avrebbe dovuto far seguito un video girato in comune dai due protagonisti della vicenda, di cui tuttavia non vi è alcuna traccia».

Proprio sull'aspetto social si sarebbe soffermato il giudice, ritenendo che la «diffusione sui social (...) via video delle azioni di violenza e gli stessi messaggi di violenza contenuti nella produzione artistica del gruppo da un lato è tale da scatenare un potente effetto imitativo e d’altro lato è la stessa pressione che viene dai consumatori dei social a premere affinché nuove azioni vengano compiute in una sorta di corto circuito».

Questo sarebbe anche uno dei motivi per cui è stata rigettata la richiesta di revoca della misura cautelare di Simba La Rue, per cui il gip ha disposto una consulenza medica per stabilire la compatibilità con il carcere. In seguito all'accoltellamento, il ventenne ha dovuto subire infatti un intervento neurochirurgico che rischia di causargli danni permanenti alla gamba.

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