I sogni di gloria cancellati da un rigore (molto dubbio)

Serviva una grande impresa; è arrivata una buonissima prestazione ma alla fine, grazie ad un rigore più che dubbio, l’Atalanta ha dovuto cedere alla Juventus abbandonando la Coppa Italia. Sotto la neve dell’Allianz Stadium di Torino, la Juventus vince per 1-0 (a segno Pjanic) e vola in finale lasciando alla Dea solo tanti rimpianti. La sconfitta dell’andata firmata Higuain ha pesato sulla gestione del match, la squadra bianconera ha sofferto un po’ la voglia e l’intensità della Dea ma se i bianconeri hanno preso solo un gol nelle ultime quindici partite ufficiali un motivo, evidentemente, ci sarà. Tra le fila degli orobici buona prestazione di squadra, con de Roon che brilla come migliore in campo; l’errore di Gomez è decisivo e pesa tantissimo sulla valutazione della gara perché segnando in quel momento si sarebbero aperti scenari da applausi. Purtroppo per Gasperini, sia all’andata (rigore sbagliato) che al ritorno (tiro da lontano finito sul palo a porta vuota) il capitano e numero 10 orobico è stato il protagonista negativo del match e così, dopo l’Europa League, anche il secondo obiettivo stagionale sfuma definitivamente.
Dopo il rinvio per neve della gara di domenica scorsa, Gasperini torna a schierare la formazione dei titolarissimi nella gara di semifinale di ritorno della Coppa Italia. Senza l’infortunato Petagna e lo squalificato Toloi, il titolare in difesa è Mancini (vinto il ballottaggio con Palomino) mentre davanti la Dea si schiera senza centravanti con Ilicic e Gomez supportati da Cristante. Gli altri titolari sono Berisha, Masiello e Caldara in difesa, de Roon e Freuler in mezzo con Hateboer e Spinazzola sulle corsie esterne di centrocampo. In panchina vanno Cornelius e Barrow, armi importanti soprattutto a gara in corso. Nella Juve, panchina per Dybala con Douglas Costa, Mandzukic e Alex Sandro a completare la linea d’attacco e gli infortunati Higuain e Bernardeschi out al pari dell’esterno Cuadrado. Giornata freddissima, neve fin dalle prime battute di gare e 38.500 spettatori sugli spalti con circa duecento appassionati arrivati da Bergamo. L’avvio di gara è tutto di marca atalantina, il pressing alto della squadra di Gasperini costringe la Juve a difendersi (in casa propria) nemmeno fosse una provinciale qualunque e gli orobici riescono anche ad arrivare al tiro un paio di volte: al 3’ Gomez spara troppo alto un destro velenoso, al 10’ de Roon spizza sul secondo palo un calcio d’angolo ma non trova compagni e al 12’ tocca a Ilicic cercare in mezzo Gomez, che anticipa Lichtsteiner ma trova Buffon attento a respingere a centro porta.




Al 13’ il direttore di gara Fabbri ammonisce solamente Chiellini per un bruttissimo fallo su Caldara, il Var potrebbe sistemare le cose assegnando il rosso diretto e invece tutto passa sotto silenzio e il danno resta; la Juve pian piano riesce ad alzare un po’ il baricentro e al 25’ Alex Sandro arriva quasi fino in fondo ma il suo cross in mezzo viene salvato in angolo da Spinazzola. Al 28’ la Juventus chiede un calcio di rigore per fallo di mano di Masiello su velo di Mandzukic: il tocco c’è ma è involontario e Fabbri lascia proseguire, con i bianconeri che al 35’ costruiscono l’unica vera palla gol della prima frazione. Bel movimento di Mandzukic, Masiello e Caldara superati ma Berisha è attento a respingere con il corpo il destro del numero 17 bianconero. L’Atalanta, verso la fine del primo tempo, torna a spingere: al 37’ ottimo contropiede di Ilicic per Spinazzola, ma il cross in mezzo del numero 37 è sbagliato con Freuler libero. Al 41’ Berisha respinge non proprio in bello stile un cross di Douglas Costa e al 43’ è ancora Ilicic a smarcare un compagno al limite ma la conclusione di Freuler viene ribattuta da Chiellini. Poco prima del riposo, Asamoah (44’) manda sull’esterno della rete un sinistro in corsa mentre al 46’ Pjanic finisce a terra in area beccandosi un giallo per simulazione: Mancini, in marcatura, è bravissimo a non intervenire sporcando comunque la giocata.








Ad inizio ripresa, i padroni di casa provano a sparigliare le carte con un destro di Marchisio in diagonale (50’) su cui Berisha fa buona guardia; al 60’ Ilicic perde un brutto pallone liberando al tiro ancora il numero 8 della Juventus che però sparacchia alto e al 64’ arriva l’episodio che, probabilmente, chiude definitivamente le speranze di rimonta della Dea. Grazie ad un errore di Benatia a centrocampo, la palla schizza dalle parti di Gomez che vede fuori dai pali Buffon e cerca di superarlo con un tiro a giro di sinistro che, a porta completamente vuota, va a sbattere sul palo. Il Papu, un minuto più tardi, riprova la conclusione di sinistro ma la palla si perde sul fondo; al 67’ Douglas Costa pareggia con una bella giocata personale il conto dei legni (incrocio dei pali pieno con un sinistro a giro di rara bellezza) e nel finale di una partita che avrebbe potuto restare in bilico fino al fischio finale ecco l’episodio (dubbio e per questo ancora più fastidioso) che regala alla Juventus la vittoria: contatto molto dubbio in area tra Mancini e Matuidi, il centrocampista bianconero sviene e Fabbri assegna la massima punizione. Sotto di un gol e con pochissimi minuti da giocare, Gasperini prova a inserire anche Barrow cercando un improbabile assedio, ma la capacità della squadra di casa di addormentare la partita non lascia scampo alla Dea, che al termine di una partita comunque positiva esce sconfitta per l’ennesima volta dal campo della Vecchia Signora lasciando la Coppa Italia ad un passo dalla finale.
Juventus-Atalanta 1-0
Reti: 76’ Rig. Pjanic (J)
Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Marchisio (69’ Khedira), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (81’ Dybala), Mandzukic, Alex Sandro (84’ Barzagli). All. Allegri.
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Mancini (76’ Rizzo), Caldara, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler (87’ Barrow), Spinazzola; Cristante; Ilicic (63’ Cornelius), Gomez. All. Gasperini.
Arbitro: Fabbri di Ravenna (Alassio-Del Giovane; Massa; Valeri e Vuoto).
Ammoniti: 13’ Chiellini (J), 35’ Gomez (A), 46’ Pjanic (J), 50’ Matuidi (J), 70’ Masiello (A), 78’ Alex Sandro (J), 87’ Mandzukic (J)