Tensione in paese

Sparatoria di Cividate, forse dietro c'è uno scontro tra bande per questioni di droga

Diversi episodi da fine febbraio, dal ferimento con colpi di pistola di un marocchino al pestaggio di un altro, fino all'altra sparatoria di Calcio

Sparatoria di Cividate, forse dietro c'è uno scontro tra bande per questioni di droga
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Ci potrebbe essere uno scontro tra due bande rivali per lo spaccio, dietro la sparatoria avvenuta nella serata di lunedì primo aprile a Cividate, in via Marconi, vicino alla stazione ferroviaria.

La sparatoria in via Marconi

Per quell'episodio, un marocchino che ha provato a fuggire con l'auto, insieme a dei complici, in direzione di Calcio è stato arrestato: a bordo aveva più di un etto di eroina. Gli uomini a bordo dell'altra vettura, fuggiti invece in direzione dei binari, si sono scontrati contro il guardrail di separazione mentre il conducente tentava di frenare: loro sono riusciti a scappare, ma a bordo i carabinieri hanno trovato due fucili calibro 12, uno semiautomatico e l'altro a canne mozze, risultati rubati e usati presumibilmente per esplodere i colpi nel parcheggio, a scopo intimidatorio. Nell'abitacolo, anche due passamontagna.

Probabili contrasti per la droga

Il sospetto che l'episodio sia legato a contrasti per il controllo della piazza di spaccio, ovvero la zona della stazione che Cividate condivide con Calcio, comincia a farsi spazio. Soprattutto considerando che, lo scorso 29 febbraio, un nordafricano era stato trovato ferito vicino ai binari, con ferite d'arma da fuoco al petto e al torace. Il successivo 18 marzo, un magrebino era stato colpito al volto con un oggetto, si sospetta il calcio di una pistola.

Infine, l'altra sparatoria avvenuta tra la zona della stazione ed il cimitero, il 28 marzo, quando un marocchino di Pavia è scappato in macchina e ha chiesto aiuto fuori da un bar a Urago d'Oglio. La sua auto era stata crivellata di colpi ed era stato ferito, di striscio, a una gamba e una spalla. Tutte vicende capitate vicino alla ferrovia e al boschetto limitrofo, che a quanto pare viene utilizzato dai pusher come luogo d'incontro con i clienti e oggetto, il 18 marzo, di un blitz dei carabinieri di Treviglio, che vi avevano sorpreso un 25enne, anche lui marocchino, con settecento grammi di eroina.

Aumentata la tensione

Nel frattempo, come riportato oggi (mercoledì 3 aprile) dal Corriere Bergamo, chi vive e lavora in zona comincia ad avere la sensazione che il clima sia cambiato, con una crescente tensione rispetto allo spaccio che pure, negli anni, c'è sempre stato da quelle parti. La situazione sarebbe peggiorata nelle ultime settimane, come del resto testimoniano i diversi reati più gravi avvenuti di recente, senza contare il continuo andirivieni di tossicodipendenti che vanno a comprare la droga.

Commenti
LP

Lentamente, per la paura di essere coinvolti in situazioni pericolose, ci stiamo chiudendo in casa...grazie a tutti SX e DX indistintamente....che brutta fine che faremo. Il problema ormai non è sapere se succederà qualcosa a ciascuno di noi ogni volta che si esce ...ma quando succederà. Sono forse troppo pessimista? Sperem

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