Sporco di sangue, minaccia persone con siringa in mano: neutralizzato col taser
L’episodio domenica mattina: è la prima volta che lo strumento viene usato dagli agenti a Bergamo
Primo intervento della Polizia con il taser a Bergamo, domenica 19 giugno: gli agenti lo hanno utilizzato per neutralizzare un uomo che aveva minacciato diverse persone con una siringa, rifiutandosi di metterla a terra per farsi identificare dagli agenti.
L’allarme è scattato nella mattinata nel quartiere di Celadina quando un individuo, pregiudicato, sporco di sangue e armato di siringa, si aggirava per strada ed in seguito è entrato in un supermercato, minacciando dei clienti. Il personale lo ha allontanato e subito dopo ha chiamato il 112: nel giro di poco tempo una volante è arrivata in zona, trovando il soggetto appoggiato ad una ringhiera di un condominio in via Verrazzano. Gli uomini delle forze dell’ordine gli hanno intimato più volte di mettere a terra l’oggetto che aveva in mano, in maniera tale da poterlo identificare. Tuttavia il sospettato ha continuato ad ignorare i loro avvertimenti, fino a quando l’agente, che lo teneva sotto tiro con il taser, lo ha colpito dandogli la scossa e facendolo cadere a terra. Un collega tenta di ammanettarlo ma, dato che oppone ancora resistenza, arriva una seconda scarica ed a quel punto il soggetto desiste e viene bloccato, venendo poi denunciato per utilizzo di arma impropria e portato in ospedale per accertamenti, come da regolamento nel caso di utilizzo di questo strumento.
L’episodio, oltre a costituire il primo caso del suo utilizzo qui a Bergamo da parte della polizia (che lo ha in dotazione da circa un mese), ha fatto riaccendere i riflettori sulla possibilità di armare di taser anche i vigili, dopo che in città l’Amministrazione ha deciso di frenare ed aprire una riflessione sull’argomento. Ad insistere sull’utilità è stato il deputato bergamasco della Lega Daniele Belotti, che sui social ha postato il video dell’azione di domenica scorsa: «La situazione si risolve in un attimo senza ripercussioni né per i poliziotti né per lo stesso ragazzo fuori controllo che se la cava solo con una scossa elettrica» ha scritto Belotti, chiamando in causa il sindaco Giorgio Gori e il vicesindaco Sergio Gandi. «se invece di due poliziotti ci fossero stati due vigili o due vigilesse non pensate che avrebbero rischiato la loro incolumità, visto che non volete dotarli di adeguati strumenti di difesa?». «Non lo stiamo utilizzando perché ci atteniamo all’orientamento del Consiglio comunale e della stessa Polizia locale di Bergamo, con la quale ci siamo a lungo confrontati – ha replicato Gandi -. Almeno per il momento, si è dichiarata non del tutto favorevole all’utilizzo del taser per gli agenti. Mi confronterò con il questore e, una volta ottenuti i primi dati utili sull’uso di questo strumento da parte della polizia, avremo maggiori informazioni per fare ulteriori valutazioni».