La politica bergamasca

Spunti e polemiche della settimana I Giovani padani: no alla moschea

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Riassumiamo i principali temi del dibattito politico bergamasco, con relative polemiche, nella settimana che si è appena conclusa. 

Il Tar boccia l'ordinanza su via Borgo Santa Caterina, l'opposizione attacca la Giunta

Il Tar di Brescia ha deciso di confermare l'annullamento dell'ordinanza che limitava gli orari di chiusura dei locali in via Borgo Santa Caterina. Il periodo di prova doveva durare solo un paio di mesi e prevedeva la chiusura anticipata all'1.30 di tutti gli esercizi e il divieto di vendere alcolici d'asporto dopo le 20. La decisione del tribunale ha dato ancora una volta fiato alle opposizioni contro il provvedimento preso a suo tempo dalla Giunta Gori.

Davide de Rosa (Lista Tentorio) ha commentato: «Altra iniziativa fallimentare della giunta Gori. Una gestione del problema fatta in questo modo disincentiva le parti interessate nel cercare una vera soluzione attraverso la collaborazione e l'autoregolamentazione”. Anche la Lega Nord ha affondato il colpo col capogruppo Alberto Ribolla: «Altro schiaffo alla Giunta Gori dal TAR, dopo la prima sospensiva. "Ordinanza anti movida illegittima". Noi avevamo subito detto che non serviva a niente limitare gli orari di apertura di mezz'ora. Anche il tribunale la pensa come noi». Una metafora simile è stata usata anche da Marcello Zenoni (Movimento 5 Stelle), che ha evidenziato la poca incisività della scelta della giunta, che di fatto anticipava di solo mezz'ora l'oraro di chiusura esistente: «Che scoppola che si è presa la maggioranza! Come andiamo sostenendo da mesi, sulla questione movida non ci sono soluzioni facili e scontate a portata di mano. L'idea di far chiudere mezz'ora prima lasciando comunque migliaia di persone per strada sotto le case dei residenti non è stata brillante. Ha solo indispettito gli uni e gli altri: gli esercenti perdendo mezz'ora di incasso e i residenti non vedendo nessun sensibile miglioramento».

Cascina Ponchia, la Lega sollecita l'amministrazione

La situazione della Cascina Ponchia sita nel quartiere di Monterosso a Bergamo è in discussione ormai da più di un anno. Come è noto, all'interno della Cascina si sono stabiliti un gruppo di ragazzi riuniti in un collettivo che rivendicano con finalità sociali l'occupazione della struttura. Già la Giunta Tentorio aveva considerato l'ipotesi di uno sgombero, rimasta però tra le intenzioni. Ora la Lega Nord è tornata a sollevare il problema.

In un'interrogazione il capogruppo Alberto Ribolla ha portato all'attenzione una lettera inviata da un gruppo di residenti di via Ponchia "stanchi ed esasperati" per la situazione. Nella lettera si dice che: "I residenti continuano a segnalare attività illecite e che disturbano il vicinato. Gli occupanti abusivi autogestiscono tra l'altro una sorta di ristorazione e servizio bar aperto tutta la notte senza soluzione di continuità con simpatiche conseguenze come un via vai ininterrotto di ubriachi, che urinano sotto le nostre finestre, con cumuli di spazzatura e fastidiose inalazioni, e con insulti irripetibili se chiedi di poter dormire almeno qualche ora. Sappiamo - prosegue la lettera - che la proprietà deve essere alienata dal Comune di Bergamo, ma è inaccettabile che cittadini e contribuenti siano costretti a vivere questo continuo disagio che li priva del dovuto riposo e tranquillità tra le loro mura domestiche». La missiva incalza l'assessore: «Vorremmo sapere se tuttora l'assessore alla Sicurezza, Sergio Gandi, ritenga che i cittadini del quartiere di Monterosso convivano tranquillamente con il centro sociale abusivo che si è creato all’interno di Cascina Ponchia e se può ancora affermare che nessuna segnalazione di negatività sia pervenuta dai residenti». Inoltre i residenti chiedono a Gandi su quali basi possa affermare che “il quartiere vuole che la cascina sia destinata ad attività sociali” e se, per queste ultime, si intenda il mantenimento della situazione ex quo, ovvero del centro sociale abusivo ed indisturbato, e quali siano le attuali intenzioni dell’amministrazione cittadina, a 7 mesi dall’insediamento della nuova giunta". In particolare i cittadini vogliono sapere: "se Cascina Ponchia verrà o meno eliminata dal piano delle alienazioni, quale progetto vedrebbe coinvolta Bergamo Infrastrutture Spa o se, quindi, non intenda procedere ad alcuno sgombero”.

A Ponteranica è polemica per l'emergenza furti

Ponteranica è uno dei comuni della bergamasca che registra storicamente più furti nelle abitazioni, negli ultimi giorni si è però registrato un aumento delle segnalazioni, così l'opposizione ha rivolto l'ennesimo appello al sindaco Alberto Nevola.

In un duro comunicato la Lega Nord muove forti critiche anche al governo centrale: "Ancora una volta ringraziamo uno Stato pagliaccio che oltre a farci invadere da migliaia di clandestini depenalizza i reati come i furti facendo di Ponteranica una terra di conquista per delinquenti, mettendo in pericolo non solo la cittadinanza ma anche le forze dell’ordine che nonostante i continui tagli al comparto sicurezza operato dal governo Renzi sono sempre presenti sul nostro territorio, per questo li ringraziamo di cuore. Ringraziamo anche l’amministrazione di sinistra del sindaco Alberto Nevola, che con il suo nulla e le sue chiacchiere non è in grado di dare risposte ai propri cittadini”.

Giovani padani in piazza per chiedere il referendum anti-moschea

I giovani della Lega Nord hanno organizzato una manifestazione per promuovere un referendum che vieti l'istituzione di una moschea a Bergamo. Il coordinatore provinciale del Movimento Giovani Padani, Matteo Villa, ha spiegato le ragioni dell'iniziativa: «Premesso che la vera integrazione non può iniziare dalla concessione di una moschea, il rischio reale è di far diventare Bergamo in poco tempo il centro nevralgico di raccolta di molti territori. Le preoccupazioni non solo soltanto urbanistiche ma legate alla predicazione violenta, che spesso, anche a casa nostra, viene fatta dentro le moschee, benzina per le cellule terroristiche che operano qui o si recano a combattere altrove».

«Si toglie il crocifisso dalle scuole annientando la nostra storia e cultura, ma a qualcuno evidentemente non basta – continua Villa. Si abusa del termine accoglienza al punto tale che ormai molti diritti dei cittadini stranieri superano quelli dei nostri concittadini, a partire dall’assegnazione delle case popolari. Ecco perché ci piacerebbe sapere che cosa ne pensano i cittadini. I problemi esistono e inneggiare al multiculturalismo, significa solo regalare il solito buonismo peloso, alimentando una pericolosa demagogia».

Interpellanza della Lista Tentorio sul nuovo bando per le imprese funebri

È stata presentata venerdì 16 gennaio un'interpellanza urgente, volta a chiedere delucidazioni sul nuovo bando per le imprese funebri che dovranno prestare servizio presso il cimitero, con tariffe fissate dagli uffici comunali. Nel documento, firmato da Danilo Minuti, Davide De Rosa e Franco Tentorio, si interroga l'amministrazione per conoscere le intenzioni nei confronti della BOF – Bergamo Onoranze Funebri – società comunale che aveva fino ad ora svolto il servizio in questione. “L'attività svolta dal BOF – si legge nell'intrpellanza – non può certo essere sostituita esclusivamente da semplici convenzioni, tra l'altro di difficile controllo, specie sulla qualità del servizio, stipulate con le imprese private. Chiediamo dunque assicurazioni sul fatto che l'Amministrazione non intenda cessare l'attività della BOF e chiudere la società”.

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