Studente lascia i libri alla Statale di Milano, i Carabinieri glieli riconsegnano a casa

Uno dei primi provvedimenti presi all’indomani dell’esplosione dei primi focolai di Coronavirus è stata la chiusura di tutte le scuole, anche delle Università. Nei giorni scorsi L.S., uno studente 26enne di origini brasiliane, da anni residente a Romano di Lombardia, si è rivolto ai carabinieri per poter rientrare in possesso dei libri lasciati a fine febbraio all’Università Statale di Milano, dove è iscritto al corso di laurea in Mediazione linguistica.
Con l’entrata in vigore delle restrizioni sono stati diversi gli studenti universitari che hanno dovuto fare i conti con la nuova realtà, mettendo mano al proprio piano di studi per evitare il rischio di saltare gli esami previsti per l’anno accademico in corso, con un evidente rallentamento del proprio percorso di studi.
Libri e materiale didattico, infatti, non rientrano nel novero dei generi di prima necessità per i quali sono consentiti gli spostamenti sul territorio regionale e le nuove limitazioni avevano finora impedito al giovane di rientrare in possesso degli strumenti necessari a programmare l’imminente sessione di esame estiva. Per questa ragione, i carabinieri di Romano di Lombardia, coordinandosi con i militari operativi nella stazione di Milano Duomo, hanno ritirato il materiale didattico conservato nell’Ateneo, riportandolo al 26enne.