corsa alla spesa

Supermercati, effetto Coronavirus: a Bergamo e provincia +106,2% rispetto a un anno prima

Supermercati, effetto Coronavirus: a Bergamo e provincia +106,2% rispetto a un anno prima
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Tra gli effetti "collaterali" del Coronavirus, c'è stata anche la corsa... alla spesa. Lo hanno raccontato tutti i media, e anche i social. Noi stessi abbiamo dedicato spazio all'immotivata ressa che si è creata soprattutto lo scorso fine settimana (22-23 febbraio), in seguito alla notizia del contagio in atto in Lombardia, nei supermercati bergamaschi e di molte aree della Regione. Ovviamente non in tutti, ma in tanti.

Conferma questa impennata uno studio della Nielsen, azienda di misurazione e analisi dati sul mondo dei consumatori e dei mercati. Nella settimana tra lunedì 17 e domenica 23 febbraio, le vendite della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo) si sono impennate rispetto alla stessa settimana del 2019: un più 8,34 per cento complessivo. La crescita è stata più accentuata nel Nord Ovest dell'Italia, dove è stato riscontrato un più 11,20 per cento rispetto all'anno scorso. Il Nord Est segue con un  più 9,66 per cento. Il trend maggiore si è registrato nei supermercati (+8,69 per cento), seguiti subito dagli ipermercati (+8,61 per cento) e dai discount (+8,28 per cento). Ancor più marcato la crescita se si considera soltanto il servizio di spesa online: da lunedì 17 a domenica 23 febbraio, il servizio è cresciuto del 56,8 per cento, in accelerazione di circa venti punti rispetto alle settimane precedenti.

A dimostrare che questa crescita è stata soprattutto figlia della paura della possibile quarantena, però, sono i dati specifici relativi alla giornata di domenica 23 febbraio, quando le vendite nella Gdo al Nord Italia, come dimostrano i dati Nielsen, sono aumentate addirittura del 73 per cento rispetto alla stessa domenica del febbraio 2019, con il picco principale registrato in Lombardia (+87, per cento). Nello specifico, in provincia di Bergamo s'è registrato un più 106,2 per cento rispetto al 2019, valore di crescita secondo soltanto a quello registrato in provincia di Lecco (+109,3 per cento) e maggiore rispetto a quello delle province di Monza Brianza (+97,1 per cento) e di Milano (+93,3 per cento). Nel complesso, nella giornata di domenica si sono concentrate circa il venti per cento delle vendite della settimana, sette punti in più rispetto a una domenica media.

«Nelle nostre rilevazioni – dichiara Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Italia – si può leggere l’apprensione per l’eventualità di una quarantena, visti i picchi di vendita soprattutto in Nord Italia. Oltre a fare scorta, gli italiani hanno aumentato l’acquisto di prodotti vitaminici e per l’igiene personale, seguendo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità». Queste parole sono confermate, ovviamente, dai numeri: a trainare la crescita delle vendite sono stati l’aumento a doppia cifra di alcune categorie di merci alimentari a lunga conservazione, quali riso (+33 per cento), pasta (+25 per cento), derivati del pomodoro (+22 per cento), sughi e salse (+19 per cento), ma anche l’aumento delle vendite delle merci per la cura persona, soprattutto il comparto parafarmaceutico con un più 112 per cento e quello dell’igiene personale con un più 15 per cento.

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