la risposta agli attacchi

Tamponi "sospesi", il Pacì Paciana: «Iniziativa regolare, l'Ats è informata. Si svolgerà»

Il collettivo fa sapere che l'iniziativa si svolgerà nelle modalità e nei tempi già resi noti. Tutti i materiali sanitari e i tamponi sono «certificati e saranno utilizzati da medici e infermieri»

Tamponi "sospesi", il Pacì Paciana: «Iniziativa regolare, l'Ats è informata. Si svolgerà»
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L’iniziativa del “tampone sospeso” promossa dal Pacì Paciana, come era facilmente prevedibile, sta alimentando un vero e proprio caso in città. Alla nota stampa diffusa lunedì sera dall’Ats, in cui l’Agenzia sosteneva di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito, risponde oggi (mercoledì 14 aprile) il collettivo, dicendo di aver inviato la comunicazione necessaria «nella giornata del 13 aprile. La comunicazione è stata mandata tramite il medico di riferimento per l’iniziativa, registrato ad Ats Bergamo».

Il dibattito nasce da un’iniziativa pubblicizzata dal centro sociale, che sabato 17 aprile, dalle 15 alle 19, darà a tutti coloro che si presenteranno la possibilità di effettuare gratuitamente il tampone rapido per la diagnosi del Covid. Dietro alle postazioni, per eseguire i test rapidi, la Brigata Sanitaria Soccorso Rosso. «Aspettiamo con apprensione il via libera da parte di Ats Bergamo, forti dell’impellente necessità per la comunità di avviare pratiche di solidarietà e tutela della salute – sostiene il collettivo -. Per ora l’evento è ancora confermato nei tempi e modi indicati precedentemente».

Questi “tamponi sospesi” sono stati subito attaccati dal gruppo consiliare della Lega, che ha chiesto l’intervento del Comune e della polizia locale per multare il centro sociale visto che l’iniziativa potrebbe mettere a rischio la salute pubblica.

Secondo gli organizzatori però questo evento sarebbe previsto anche da una risoluzione recentemente approvata a Palazzo Madama. «Evidenziamo un aspetto non secondario in questa vicenda – aggiungono dal Pacì Paciana -. Il 13 gennaio una risoluzione del Senato impegna il Governo “a favorire la creazione e la diffusione di test point, quali infrastrutture logistiche epidemiologiche sussidiarie e anche iniziative di volontariato, attraverso la sburocratizzazione delle procedure autorizzative per l'occupazione temporanea del suolo e riconoscendo ad ogni medico la facoltà di assumere la responsabilità di un presidio diagnostico».

La risoluzione impegna anche a «calmierare “il prezzo dei tamponi su tutto il territorio nazionale, mediante decretazione d'urgenza, per evitare che il loro costo spropositato continui a costituire palese violazione dell'articolo 32 della Costituzione” e a “rendere il tampone una vera e propria abitudine sociale, immediatamente e facilmente accessibile, anche in via estemporanea favorendo l'azione di prossimità di medici ed infermieri volontari ed iniziative il più possibile diffuse nelle piazze del nostro Paese”».

Dubbi erano stati avanzati anche sulla qualità dei tamponi e del materiale medico che sarebbe stato utilizzato durante l’iniziativa, ma anche su questo gli organizzatori tengono a rassicurare quanti sono scettici.

«Tutti i materiali, i dispositivi e i tamponi sono materiale sicuro e certificato utilizzato da medici e infermieri – concludono -. La comunicazione all’Ats è stata fatta, lo spazio sarà allestito con tutte i crismi e i parametri sanitari, la procedura per i positivi sarà seguita secondo le disposizioni. Confidiamo che a questo punto non ci sia più nessun intralcio all’iniziativa».

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