Tamponi, vaccini antinfluenzali e anti-Covid: i sindacati dei pensionati in pressing sul Pirellone
I segretari regionali di Cisl, Cgil e Uil: «Dopo la farsa sui tamponi e vaccini non facciamoci trovare ancora impreparati»

È da marzo che il cosiddetto “modello lombardo” e il Pirellone sono al centro di mille polemiche per la gestione dell’emergenza sanitaria in Lombardia. Dopo i ritardi nelle somministrazioni e le carenze nel numero di dosi di vaccini antinfluenzali, ora i sindacati dei pensionati attaccano nuovamente la giunta regionale in merito ai tamponi. «Alle brutte figure e alla farsa sulle dosi antinfluenzali, che rischia di trasformarsi in tragedia per le migliaia di anziani over 60 lasciati senza vaccino, si aggiunge la situazione relativa ai tamponi – sottolineano Valerio Zanolla, Emilio Didonè e Serena Bontempelli, segretari generali regionali dei pensionati di Cisl, Cgil e Uil -. Un sistema andato da subito in tilt con la Ats di Milano e gli stessi medici che invitavano i cittadini, dopo giorni di inutile attesa per essere contattati, a fare il tampone privatamente con un costo di 90 euro, e fino a 200 a domicilio».
«Siamo preoccupati – aggiungono -, ma ci interessa prevenire, che è sempre meglio che criticare e denunciare. Vogliamo ricordare che la tariffa di riferimento consigliata da Regione Lombardia è di 62,89 euro, mentre non ha definito un prezzo consigliato per il test sierologico. Siamo di fronte a una pandemia, un’emergenza di sanità pubblica, e qualcosa non torna. Perché la tariffa non è stata imposta alla sanità privata accreditata con la Regione, tenuto conto che è un servizio che avrebbe dovuto garantire la sanità pubblica? Perché non è previsto un rimborso a tutti i cittadini che hanno fatto i tamponi privatamente per inadeguatezza della sanità pubblica?».
«Onde evitare altre situazioni imbarazzanti – concludono i segretari regionali -, chiediamo che sui vaccini anti-Covid non ci si faccia trovare ancora una volta impreparati come Paese e come Regione Lombardia. Occorre un piano preventivo efficace, efficiente e pratico, senza le solite liti e discussioni tra i diversi soggetti coinvolti. Chiediamo al Governo di garantire la gratuità del vaccino a tutti, in particolare, visti i precedenti in Lombardia, alle fasce meno abbienti e più esposte al contagio».