E via Carnovali?

Telelaser e multe in via Autostrada A qualcuno piace vincere facile

Telelaser e multe in via Autostrada A qualcuno piace vincere facile
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Telelaser e vigili in via Autostrada: dodici patenti ritirate in sei ore, multe per migliaia di euro. La gente non ci sta. Per tanti motivi. Perché è paradossale che via Autostrada, con le sue quattro corsie e il suo spartitraffico, sia considerata “centro abitato” (e che quindi sia soggetta al tacito limite massimo di velocità di cinquanta chilometri orari); perché l'impressione è che a Bergamo gli automobilisti non siano i benvenuti; perché sembra proprio che rappresentino un bersaglio facile per fare cassa; perché se è vero che il codice della strada deve essere rispettato, è vero anche che è evidente che il codice non sia adeguato alla città, perlomeno in molte zone. Parliamoci chiaro: andare a cinquanta all’ora su una strada così grande è assolutamente innaturale. Via Autostrada è delimitata da un guardrail, in tutto e per tutto simile a quello delle strade extraurbane, con tanto di cartello luminoso che nel bel mezzo si premura di dare il «benvenuto in A4 da Autostrade per l'Italia». La via non presenta nemmeno un attraversamento pedonale (motivo per cui è davvero strano associare via Autostrada a un centro abitato, al di là delle centoquaranta persone che effettivamente abitano nella zona). Provare per credere.

Le reazioni sconcertate degli automobilisti. Ci fa notare Franco F., 44 anni, che i primi a essere pericolosi sono proprio loro, i vigili: «Si appostano all’altezza della rotatoria della Coop, con un furgone piuttosto alto che ostruisce la visuale, senza nessuna pre-segnalazione. Chi li vede, ovviamente, rallenta di colpo, e diventa pericoloso. Qualche sera fa sono stato a un passo dal chiamare i carabinieri. Poi ho lasciato perdere. È un attimo finire nei casini in queste situazioni». Aggiunge Eleonora R., 59 anni: «Certo, il codice della strada va rispettato. Ma diciamo che spesso e volentieri saltano fuori (i vigili, ndr) solo per fare le multe, e sanno bene dove andare, sanno bene quali sono le zone in cui è facile “cogliere in flagrante” noi automobilisti, e via Autostrada è una di quelle. La rabbia è che poi, alla fine, hanno ragione loro». Rassegnato Roberto Gotti: «Una c****a: è pericoloso andare così piano su una strada del genere. Non dico di prenderla a 130 all’ora, ma non prendiamoci in giro. D’altronde ci ho fatto il callo. Ho pagato diverse multe senza aver capito dove, quando e soprattutto perché le avessi prese. Non voglio pensar male, ma mi viene spontaneo farlo».

Gli incidenti pericolosi. Vero è che via Autostrada si legge spesso tra le pagine di cronaca locale, e sovente è associata a incidenti, alcuni banali, altri (l’ultimo a marzo) anche mortali. Il Comune parla di una media di un incidente a settimana, e l’assessore Zenoni ricorda a L’Eco di Bergamo quanto siano problematici da questo punto di vista la rotonda della Coop e l’incrocio con via Carnovali. Anche un anonimo intervistato ci ricorda del recente incidente mortale proprio all’incrocio con via Carnovali, dicendo che è vero che i vigili spesso esagerano, ma che «dovrebbero darsi tutti una regolata, automobilisti “Schumacher” che prendono le rotonde a centoventi/centotrenta all’ora in primis». Chiaro che in casi del genere la multa e il ritiro immediato della patente siano sacrosanti, ma adottare una politica di totale intransigenza su un limite oggettivamente incoerente con il tipo di strada, suona davvero come un tentativo maldestro di fare cassa.

Soluzioni alternative possibili. Oltretutto, è evidente che forse il problema non è tanto via Autostrada, quanto l’incrocio con via Carnovali. Si parla di un incrocio terribile, pericolosissimo, effettivamente spesso e volentieri percorso sull’onda dell’abitudine a velocità ben superiori, soprattutto nel caso di chi provenga direttamente dalla superstrada o dall’autostrada. Ma allora non sarebbero più opportuni degli interventi sulla struttura quali una rotatoria oppure un dosso posto sulla via Autostrada cinquanta metri prima del semaforo? È evidente che un limite di velocità è necessario, ma dovrebbe porsi a 70 chilometri orari, come avviene del resto sull’asse interurbano o sulla circonvallazione nel territorio del Comune di Bergamo (e come avviene sulla via Palmanova, nel centro abitato di Milano).

Metodi discutibili. A nostro avviso non è il caso di mostrare muscoli e telelaser, costringendo automobilisti la cui unica colpa è “lasciarsi prendere” dal tipo di strada a pagare multe anche di centinaia di euro (da 527 a 2.108 euro per chi supera il limite di almeno 40 chilometri orari). Non si discute il problema: la strada chiama una velocità probabilmente inadeguata al tipo di incrocio che si dovrà affrontare, sia che si tratti della rotonda della Coop, sia che si tratti di via Carnovali. Quello che lascia perplessi sono i modi in cui si sta cercando di risolvere la questione.

Via Autostrada è al centro di un progetto di riqualificazione urbana della via (diventerà un «boulevard con tanto verde e rosa»). La consolazione è che, forse, i soldi raccolti con questo “terrore bianco” serviranno ad affrontare l’emergenza in un modo più efficace e intelligente. Staremo a vedere: l’impressione, finora, è che a qualcuno piaccia vincere facile.

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