«Tempi incerti, ma sicuramente lunghi» per far uscire la speleologa dal Bueno Fonteno
È caduta ed è ferita. La barella si trova da ieri nel tratto più stretto e impervio. Anche una volta superato, il cammino è ancora lungo
Nella foto: il salvataggio della speleologa, un anno fa, dallo stesso abisso
Sarà ancora lunga per Ottavia Piana e per la squadra di soccorritori che si è messa in moto dopo che la speleologa sabato sera, il 14 dicembre, è caduta per circa cinque metri mentre stava esplorando la grotta "Abisso Bueno Fonteno", diciannove chilometri di grotte, canyon e pareti verticali tra il lago d'Iseo e quello d'Endine.
Anche nell'estate 2023 era scesa nella stessa cavità e a causa di un incidente, in quel caso meno grave, aveva dovuto abbandonare la spedizione ed essere raggiunta dai soccorritori. In quel caso le operazioni erano durate due giorni.
I soccorsi
Alle ore 13.30 di ieri pomeriggio l'infortunata è stata trasportata in un punto all'interno della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato. Alle 18 sono iniziate le attività di disostruzione del tratto più stretto. Proprio questa parte della grotta, alle otto di questa mattina non era ancora stata superata.
Il tratto più difficile
Dal termine del tratto più stretto all'uscita seguirà un lungo tragitto, sempre impervio ma più lineare. Nel complesso quindi il percorso è ancora molto impegnativo con tempistiche secondo i soccorritori «incerte, ma sicuramente lunghe».
La speleologa attualmente è vigile e collaborativa. All'interno della grotta sono presenti circa venti soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico per il trasporto della barella e per le attività di disostruzione dei meandri più stretti. Tra i soccorritori anche personale sanitario che si occupa di monitorare le condizioni sanitarie della donna.
Far pagare le spese di soccorso
Sono d'accordo con il precedente commento. Con il rispetto dovuto, dubito dell'esperienza della speleologa che, forse, dovrebbe preoccuparsi anche e soprattutto dell'incolumità dei soccorritori. E poi chi paga per la superficialità nel calcolo del rischio di persone come lei? Un grazie a chi si sta prodigando e un in bocca al lupo!
non capisco il senso di tutte queste esplorazioni in percorsi che è un eufemismo definirli impossibili, secondo loro per definire una mappa sotterranea; quale utilità può avere? speriamo solo che qualche turista avventuriero occasionale non pensi di addentrarsi in questi anfratti, allora sì che il pericolo si fa veramente concreto